Che gli antichi avessero una profonda conoscenza astronomica è un dato oramai certo. L’osservazione del cielo e la comprensione dei cicli degli astri erano necessari per la stessa esistenza terrena, poiché questa conoscenza permetteva, anche all’antico popolo sardo, di poter affrontare i lunghi viaggi sia via terra, che via mare. Nel condividere queste profonde ed importanti riflessioni, anche quest’anno la Circoscrizione massonica sarda del Grande Oriente d’Italia si troverà impegnata a celebrare il Solstizio d’Estate in più Orienti. Si terranno tornate nei Templi delle Case Massoniche, sotto le stelle e, non ultimo, all’interno di un nuraghe. A cominciare da venerdì 21 giugno 2019, con inizio alle ore 19,30, nella Casa dei Liberi Muratori di Cagliari, la Loggia Kilwinning (1485), celebrerà come ogni anno la festa di San Giovanni Battista, con il tradizionale rituale della Festa delle Rose. A seguire sabato 22 giugno, con inizio alle ore 20 la Loggia Agugliastra (1502) di Tortolì, unitamente alle logge Sardegna (981) e Tetraktis (1413) di Cagliari, lavoreranno congiuntamente sotto la volta stellata di Urzulei, nella subregione barbaricina dell’Ogliastra, ai piedi del vasto massiccio calcareo denominato fino al 1800 “Montesanto”. A concludere domenica 23 giugno, con inizio alle ore 11,30, la Loggia Ovidio Addis (769) di Oristano, si riunirà all’interno del nuraghe Zuras di Abbasanta, simbolo della cultura di quella Sardegna dell’età del Bronzo Medio, ascrivibile dal XIV secolo a. C., per proseguire poi con una agape bianca insieme a familiari e amici. “In questo momento storico – ha sottolineato il Presidente circoscrizionale, Giancarlo Caddeo – in cui le tenebre del male tentano di far vacillare le Luci dei nostri templi, occorre unirci in una fraterna catena d’amore e, con i nostri amati familiari, rinnovare quel vincolo di Uguaglianza Fratellanza e Libertà, che sta alla base della Massoneria Universale”