Profondo cordoglio è stato espresso dal Gran Maestro Stefano Bisi e dalla giunta del Grande Oriente per la perdita del Gran Maestro Onorario Giorgio Casoli. Amatissimo dai fratelli della sua officina la Ver Sacrum n. 961 di Perugia, Casoli lascia un grande vuoto.
Nato a Fabro il 12 settembre 1928 è stato sindaco del capoluogo umbro dal 1980 al 1987. Socialista, magistrato di cassazione e presidente della Corte di Assise di Milano, senatore per due legislature, sottosegretario di Stato per le poste e le telecomunicazioni nel Governo Amato I, convinto europeista, ha dichiarato sempre orgogliosamente la sua appartenenza alla Massoneria.
L’anno scorso la sua loggia aveva voluto festeggiare i suoi 90 anni regalandogli una cazzuola, strumento simbolo della Libera Muratoria e organizzando una bella cerimonia alla quale Casoli aveva partecipato insieme ai familiari, alla moglie, ai figli, ai nipoti e ai pronipoti, e brindato in collegamento telefonico con il Gran Maestro Stefano Bisi.
Riportiamo di seguito l’articolo su Europa e Massoneria a firma di Giorgio Casoli, pubblicato sul numero di Erasmo del 31 maggio 2014
La Massoneria come valido ausilio per gli europeisti comunitari
I principi che possono servire a chiunque abbia propositi unificanti dell’intera
Le persone di seri principi e di buona volontà auspicano che il mondo sia unito, che è poi l’unico obiettivo per garantire la pace e salvaguardare gli squilibri politici ed economici e si-stenti tra i diversi popoli che abitano nella Terra. Tale risultato richiede, però, tempi biblici per le difficoltà obiettive e soggettive che effettivamente sussistono; nel frat-tempo –e come soluzione intermedia –occorre pensare alla unificazione dell’Europa. Gli europeisti convinti, pur riconoscendo che i tempi e le difficoltà per realizzare questo obiettivo sono notevoli, si adope-rano per rimuovere gli ostacoli di ordine religioso, linguistico, politico, economico, culturale ed organizzativo che si frap-pongono alla realizzazione di tale obiettivo; sussistono infatti in particolare difficoltà di carattere religioso soprattutto inconseguenza della divisione che esiste in questo settore. E poi: Sussistono difficoltà linguistiche date dalla eterogeneità e molteplicità delle lingue praticate nel vecchio continente. Sussistono difficoltà politiche rappresentate dal rinascente nazionalismo. Sussistono gravi difficoltà economiche, date soprattutto dallo squilibrio finanziario esistente tra i vari popoli. Sussistono deficienze culturali ed organizzative derivanti dalla cattiva volontà di darsi efficienti centri di organizzazione politica economica e militare. Convinti come siamo della bontà degli sforzi che puntano al superamento degli ostacoli, ma che non sono concretamente attuabili in tempi brevi, siamo invece consapevoli che la Massoneria può dare un valido contributo al raggiungimento degli auspicati obiettivi. Innanzitutto si deve tenere presente che i principi che ispirano la massoneria sono universali e tali da far superare culturalmente ogni ostacolo che si frapponga ad un’iniziativa unificante. Principi che sono: Il principio della tolleranza come primo aiuta a superare ogni divergenza religiosa ed ideale sancendo il rispetto di ogni diversità di religione e di opinioni. Il principio della “ragione” che, come unica fonte di conoscenza, aiuta a rifuggire da ogni forma di dogmatismo e di verità rivelata. Il principio della libertà, che stabilisce un valore primario comune a tutti gli esseri viventi. Il principio di uguaglianza che serve a mitigare ogni divergenza politica ed economica tra i singoli componenti di una qualsiasi comunità. Il principio della fratellanza che serve a correggere le diversità razziali, religiose ed economiche. Se ne ricava che i principi cui si ispira la Massoneria sono di prezioso ausilio culturale, storico e pratico a chiunque voglia, per tappe, procedere alla unificazione del vecchio continente e successivamente alla unificazione universale del mondo intero. Sono questi i principi che ispirano, da sempre, l’istituzione massonica, ma che possono servire a chiunque abbia propositi unificanti dell’intera umanità.