Si terrà il 10 aprile, alle ore 16, nel Teatro del Convitto Nazionale Cicognini di Prato, la commemorazione di Giuseppe Meoni da parte della Massoneria pratese e della cittadinanza. L’iniziativa è della loggia “Meoni e Mazzoni” (62) di Prato che ha organizzato un incontro per ricordarlo come giornalista e martire della libertà di opinione nel centesimo anniversario del II° Congresso Nazionale della Stampa italiana.
Sarà ricordata anche la sua importante figura nel Grande Oriente d’Italia del quale fu negli anni Venti Grande Oratore, Gran Maestro Aggiunto e capo del Rito Simbolico. Dal Gran Maestro Domizio Torrigiani, dimissionario a seguito della legge fascista del 1925 che mise fuori legge la Massoneria, fu nominato presidente del Comitato coordinatore per la gestione dei beni del Grande Oriente, ma nel 1929 fu confinato a Ponza seguendo la sorte del suo Gran Maestro (vedi storia Massoneria 1915-1925 – 1925-1945). Meoni, per il suo impegno antifascista, subì persecuzioni e l’estromissione dal lavoro e da ogni carica.
Alla commemorazione interverranno Stefano Bisi, presidente del Collegio circoscrizionale della Toscana, Umberto Cecchi, giornalista e già direttore del quotidiano La Nazione, Guglielmo Adilardi, saggista.
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