La Massoneria del Grande Oriente d’Italia si è dotata, a Gallipoli, di una nuova e prestigiosa sede. Ad inaugurarla, sabato 13 gennaio alle ore 19, con una cerimonia rituale, sarà il Gran Maestro Gustavo Raffi, in occasione delle celebrazioni del 140esimo anniversario di fondazione della Loggia cittadina “Tommaso Briganti”. Situata in Via Gabriele D’Annunzio, 7, la nuova sede – che si sviluppa su 300 mq e che ospita, tra l’altro, un Tempio per i lavori di Loggia, una Biblioteca con importanti opere di carattere massonico e di cultura generale – sarà destinata, in coerenza con la politica di apertura alla società civile che da tempo viene perseguita dal Grande Oriente d’Italia, anche a conferenze, dibattiti ed incontri aperti al pubblico. E il primo degli incontri culturali organizzati nella nuova Casa Massonica di Gallipoli – previsto per domenica 14 gennaio alle ore 10,30 – approfondirà il tema “La Massoneria salentina ieri ed oggi” con interventi dello storico Mario De Marco e dello stesso Gran Maestro Gustavo Raffi.
“La Massoneria, culla storica del pensiero laico e della libertà intellettuale – ha detto il Gran Maestro – costituisce un punto di riferimento per un dialogo libero da ogni condizionamento dottrinario o metafisico. Nella sua progettualità intende ricostruire una visione del mondo a misura d’uomo che abbia nei valori della tolleranza, dell’uguaglianza, della solidarietà e della libertà i principi regolatori dei rapporti tra gli uomini”.
“Il riconoscimento di ogni diversità – ha aggiunto – è uno dei principi cardini del nostro modo di rapportarci al mondo. Il Libero Muratore – come naturale conseguenza del primato che egli attribuisce alla persona umana, alla sua dignità e alla sua libertà – tende a ricercare negli uomini quegli elementi comuni atti ad unirli anziché enfatizzare le loro differenze storiche, culturali, razziali”.
La Massoneria in Terra d’Otranto ha radici antiche che risalgono al diciottesimo secolo.
Nel Salento leccese, ad Alezio, a Gallipoli, a Campi e a Casarano, nonché a Lecce, sono state trovate tracce inequivocabili dell’attività massonica: proprio Gallipoli, porto e meta di commerci internazionali, fu un importante centro di idee liberomuratorie, sempre contrastate dalla Chiesa che aveva instaurato con i Borboni un legame solido per la conservazione dello status quo. Soltanto agli inizi del diciannovesimo secolo, in età napoleonica e murattiana, la Massoneria si diffonde in Terra d’Otranto per opera di Giuseppe Libertini, fondatore di numerose Logge nell’arco Ionico Salentino.
Legato da profonda amicizia a Giuseppe Mazzini, a lui si deve la nascita, nel 1864 a Lecce, della Loggia “Mario Pagano” e, due anni dopo, nel 1866, della Loggia “Tommaso Briganti” a Gallipoli. Officine che, sia pure con alterne vicende, sopravvissero sino a quando le leggi fasciste inibirono ogni attività associativa e, in particolare quella massonica.
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