Il Nobel per la pace è stato assegnato quest’anno al World Food Programme, la principale agenzia umanitarie delle Nazioni Unite, che assiste ogni anno 86,7 milioni di persone in 83 paesi del globo. Cento anni fa il premio andò a Leon Victor Auguste Bourgeois, statista francese (21maggio 1851 – 29 settembre 1925), per il suo contributo alla creazione della Società delle Nazioni (1919- 1945), antesignana dell’Onu, di cui fu presidente, prima organizzazione intergovernativa avente come scopo quello di accrescere il benessere e la qualità della vita degli uomini, fondata il 28 giugno 1919, con la firma del Trattato di Versailles. Bourgeois esponente del Partito radical-socialista, teorico del riformismo sociale di ispirazione solidaristica, massone illustre, fu presidente del Consiglio nel 1895-96 e del suo gabinetto facevano parte ben otto ministri liberi muratori. Si battè per l’eguaglianza economica, per la scuola per tutti, per l’adozione dello schema di previdenza sociale, oggi pilastri del welfare delle democrazie occidentali. A questa importante figura di libero muratore è dedicato un capitolo del libro Massoni da Nobel in corso di pubblicazione per i tipi di Mimesis.