E’ appena uscito nelle librerie per i tipi di Garzanti “I quattro maestri” l’ultimo affascinante saggio del filosofo Vito Mancuso, che è stato spesso in questi anni ospite del Grande Oriente. L’autore, ripercorrendo le antiche tradizioni spirituali e filosofiche dell’ umanità, individua nel pensiero di Socrate, l’educatore, Buddha il medico, Confucio, il politico e Gesu’, il profeta, insegnamenti ancora ogg validi e preziosi.
La loro parola diventa così una guida decisiva per percorrere con maggiore consapevolezza gli impervi sentieri della nostra esistenza, convivere con il caos che ogni giorno sperimentiamo, e tracciare una strada nuova verso l’autentica pace interiore. Perché interrogando questi quattro grandi con sapienza e curiosità, e avvicinando a noi il loro profondo messaggio, saremo in grado di risvegliare il maestro da cui non possiamo prescindere: la nostra coscienza, il quinto maestro. Per diventare così consapevoli che la forza per definire le nostre vite è dentro di noi, e che possiamo essere noi stessi i creatori della nostra felicità.
Chi non ha sofferto non ha imparato; è per questo che la nostra società, che rifiuta sistematicamente la lezione della sofferenza, è una società profondamente ignorante, che premia e onora gli ignoranti. Ma chi ha provato e pensato il dolore ha acquisito la vera conoscenza, il cui nome è saggezza. E la saggezza lenisce il dolore; e grazie a questa volontà di guarire, l’anima si allarga e nasce all’autentica armonia, alla benevolenza, i cui frutti principali si chiamano amicizia e amore. La benevolenza scioglie la cattiveria dentro di noi e ci libera dalla cattività, dalla prigionia originaria. Chi diviene libero avverte la gioia pacata di non aver più bisogno delle droghe artificiose fornite a piene mani dall’astuta industria dell’intrattenimento, né dei riconoscimenti mondani: a riempire la sua anima è sufficiente la luce che proviene dalla consapevolezza e che genera armonia».#VitoMancuso #IQuattroMaestri #Garzanti
Vito Mancuso ,nelle sue opere, esprime sempre tanta umanità. Per questo ha una marcia in più e avvicina il lettore. Complimenti Vito!