Discepoli e Maestri. Estratto da “I quattro maestri”, il nuovo bestseller di Vito Mancuso

«L’essere discepoli è uno strumento in funzione della vera meta, la maturità spirituale, la quale si raggiunge con l’indipendenza di chi non ragiona più sulla base del principio di autorità, ma sulla base del principio di autenticità. Autenticità è un termine che proviene dal greco, formato da autós, «se stesso», ed entós, «dentro»: rimanda quindi alla propria interiorità, al proprio vero sé. Possiamo quindi dire che il vero maestro è colui che nei discepoli genera autenticità e così li rende se stessi; li fa diventare ciò che sono. Il vero maestro è colui che genera libertà anche rispetto a se stesso. Egli ha sì discepoli, ma non li vuole trattenere né vuole esserne trattenuto, perché non mira ad avere accanto a sé persone che concepiscono se stesse come eterni discepoli. Il vero maestro ama tanto la propria quanto l’altrui indipendenza, e per questo alla condizione del discepolato preferisce l’indipendenza consapevole. Il che è precisamente quanto accadeva con Socrate, Buddha, Confucio e Gesù».#VitoMancuso #IQuattroMaestri #Garzanti



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