Giovedì 5 luglio al parco di Villa Il Vascello, il Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia ha presentato il libro di Corrado Augias, edito da Rizzoli, Il disagio della libertà. Perché agli italiani piace avere un padrone. E’ intervenuto dinnanzi ad una platea affollata il Gran Maestro Gustavo Raffi. Il libro, ha spiegato Augias, è nato dalla considerazione che, a partire dal Seicento, nessun trattato che abbia sancito i diritti dell’uomo sia stato firmato in Italia. Inoltre, lungo l’arco temporale che va dal 1922 al 2011 l’Italia ha conosciuto il ventennio fascista e il quasi ventennio berlusconiano. “Per poco meno di metà della nostra vicenda nazionale abbiamo scelto di farci governare da uomini con una evidente, e dichiarata, vocazione autoritaria”, ha sottolineato Augias. Il Gran Maestro si è congratulato per questo saggio in cui un laico può trovare ispirazione e spunti di riflessione.
Raffi ha quindi ricordato un aforisma di Leo Longanesi, “la bandiera italiana è bianca, rossa e verde e al centro sta scritto: tengo famiglia”. In realtà, secondo il Gran Maestro, in Italia non manca la libertà ma gli uomini liberi e la Massoneria deve essere sempre più un laboratorio di pensiero e una scuola di formazione del cittadino. I servi si riconoscono per alcuni segni evidenti: il primo è la paura, la mancanza di coraggio. “Il problema è far risorgere dalle ceneri il coraggio – ha rimarcato il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – Ci sono dei momenti che devono essere testimoniati e testimoniare significa avere dei luoghi dove gli uomini si incontrano, discutono e si rispettano, senza ipocrisie. Occorre tornare a dibattere, perché il potere vuole sempre uomini che non si interrogano. Noi – ha concluso Raffi – dobbiamo creare generazioni di ribelli, perché solo il consenso di chi sa dissentire è vero consenso”.
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