“Afrofobia. Razzismi vecchi e nuovi”, è stato il titolo scelto per il convegno che si e’ tenuto in apertura della Gran Loggia 2020, ispirato all’ultimo libro pubblicato dal sociologo scomparso lo scorso anno Mauro Valeri (Fefè Editore, 2019) sull’ampia tematica di prepotente attualità del razzismo nei confronti delle comunità di colore. Una piaga che affligge le società occidentali più avanzate come purtroppo raccontano ogni giorno le cronache.
Delle mille forme in cui si palesa o sotto cui si cela il razzismo, Valeri, scomparso lo scorso anno, è stato un grande studioso e, cosa ancor più importante, un divulgatore efficace e assai originale, che il Grande Oriente ha voluto onorare con la prestigiosa onorificenza Galileo Galilei, che il Gran Maestro Stefano Bisi ha consegnato al figlio Davide. Valeri, ha detto Bisi, era un narratore di storie umane, uno studioso gentile e schivo che ha dato un grande contributo alla lotta al razzismo, attraverso il suo impegno e i suoi tanti libri. Libri come “La razza in campo”, dal sottotitolo significativo “Per una storia della Rivoluzione nera nel calcio”, Black Italians. Atleti neri in maglia azzurra”, “Mario Balotelli. Vincitore nel pallone”; “Nero di Roma: storia di Leone Jacovacci : l’invincibile mulatto italico”, che racconta la vicenda di un pugile italiano di mamma congolese diventato campione europeo dei Pesi medi e per questo abbandonato gradualmente da un fascismo imbarazzato dal suo successo. E ancora “Negro, Ebreo, Comunista. Alessandro Sinigaglia, venti anni in lotta contro il fascismo”, “Il generale nero. Domenico Mondelli: bersagliere, aviatore e ardito”, che ricostruisce la storia del primo generale di colore italiano, massone, iscritto al Grande Oriente d’Italia, “A testa alta verso l’Oriente eterno. Liberi muratori nella Resistenza romana” e l’ultimo “Afrofobia. Razzismi vecchi e nuovi “, #dove ricostruisce, attraverso un’analisi storica e sociologica, come e’ stato sottolineato dallo storico Enrico Serventi Longhi, da Roberto Bortone e Paolo Masini, che hanno partecipato al convegno, le metamorfosi del razzismo da quello schiavista a quello coloniale, da quello di Stato a quello democratico, da quello ribaltato a quello di guerra. Con particolare attenzione al razzismo italiano dal 1860 ad oggi.