Secondo una felice espressione di Francesco De Sanctis, per Dante Alighieri e per la cerchia di poeti con i quali era in rapporto, la poesia è “la bella veste della verità”. Questo studio di Franco Galletti (Mimesis con la postfazione di Alberto Ventura), che trae il titolo proprio da questa definizione che ne è il filo, è dedicato a illustrare come questa verità rivestita di poesia fosse per l’Alighieri l’“infallibile veritade” che un poeta, se è veramente tale, conosce elevandosi per ogni grado dell’essere fin dove “risiede” la Divinità. Dalle riflessioni pionieristiche di Ugo Foscolo, Gabriele Rossetti, Giovanni Pascoli, Luigi Valli e altri, una analisi esaustiva della dottrina iniziatica-sapienziale di Dante, in occasione del settimo centenario della morte del sommo poeta.
Franco Galletti, nato a Roma nel 1950, fino al 2007 è stato docente dell’Università Sapienza di Roma, svolgendo ricerca e attività clinica nella Facoltà di Medicina e pubblicando monografie e articoli su riviste scientifiche. Da più di trent’anni si è applicato anche alla conoscenza delle religioni, del simbolismo sacro e degli studi tradizionali. In questi ambiti ha tradotto testi, partecipato a convegni e pubblicato studi, soprattutto sulla valenza iniziatica del cristianesimo primitivo e della poesia medievale.
Alberto Ventura, nato a Roma nel 1953, già docente dell’Università di Cagliari e dell’Istituto Orientale di Napoli, è Professore Ordinario di Storia dei Paesi Islamici presso l’Università della Calabria. Conoscitore del mondo islamico e della letteratura araba e persiana, e soprattutto del Sufismo, è autore di numerosi articoli, relazioni, trasmissioni televisive e saggi, tra cui Sapienza Sufi (2016), L’esoterismo islamico (2017) e Lo Yoga dell’Islam (2019).
Il saggio sarà presentato dal Servizio Bibliteca del Goi durante la Gran Loggia 2021 “Fratelli in viaggio per riveder le stelle”, convocata a Rimini per il 9 e 10 aprile