“Non siamo una setta ma una libera associazione”. Bisi replica alle dichiarazioni di mons. Accolla/Gazzetta del Sud

Da Stefano Bisi, gran maestro del Grande Oriente d’Italia, riceviamo una lunga lettera di cui pubblichiamo i brani salienti: “Nell’intervista che Sua Eccellenza l’arcivescovo di Messina ha rilasciato alla Gazzetta del Sud, fra i tanti temi ha toccato quello relativo alla Massoneria che, in base al suo personale e, mi si consenta, del tutto arbitrario pensiero, sarebbe innanzitutto ‘una setta’. Vorrei innanzitutto ricordare a mons. Accolla che la Libera Muratoria ha alle spalle oltre tre secoli di gloriosa storia e che ha come suo obiettivo precipuo e ineludibile l’elevazione spirituale dell’Uomo attraverso un lungo e duro percorso iniziatico che parte dalla conoscenza di se stessi e continua, senza dogmi e verità inconfutabili e assiomatiche, in una incessante ricerca di quella che può essere una possibile verità. La Massoneria del Grande Oriente d’Italia non è una setta ma un’associazione libera e indipendente fondata su alti e preziosi valori laici e sull’affermazione del trinomio in cui sono scolpiti i principi di Libertà, Uguaglianza e Fratellanza. Ci sono altri due argomenti, monsignore, sui quali mi preme puntualizzare. La prima riguarda l’idea, che definirei con molto eufemismo alquanto balzana se permette, secondo cui ‘tanti massoni non hanno la consapevolezza nel loro cuore del perché fanno parte della setta massonica’. E, infine, lei scaglia la pietra più pesante sulla Massoneria dichiarando che coloro che vi aderiscono ‘lo fanno per una questione di identità sociale’ e che in essi c’è ‘un desiderio mirato di condizionare la vita sodale’. Posso assicurare che coloro che hanno scelto liberamente e senza vincoli di entrare nell’Ordine e di intraprendere il cammino iniziatico sanno benissimo e sono stati consapevoli sin dal giorno della loro iniziazione dei principi e delle fmalità della Massoneria. Se hanno fortemente voluto bussare alla porta del Tempio e sono stati altrettanto determinati nell’affrontare le impegnative prove iniziatiche è perché nei loro cuori è maturato il sublime convincimento di aderire ad una nobile Istituzione i cui ideali sono pietre miliari nella storia del libero pensiero e della nascita degli Stati moderni. Il cuore del massone batte per la Tolleranza, la Fratellanza, la Giustizia, i Diritti umani e l’Amore fraterno che riguarda tutti. Il cuore del massone non è diverso da quello di coloro che frequentano la Chiesa cattolica. Non è diverso da quello di uomini che praticano altre religioni.11 massone ha a cuore la crescita interiore e persegue il bene dell’umanità. La Massoneria non detiene e non esercita alcun potere. Il suo ruolo non è quello di condizionare lo Stato e le sue Istituzioni. La Massoneria che ha dato il suo apporto al Risorgimento, all’Unificazione e alla nascita della Repubblica Italiana, è e resta una grande scuola laica di salvaguardia del libero pensiero. Essa costruisce da sempre e percorre con fiducia e speranza quei ponti di dialogo e di rispetto delle altrui visioni che sono il sale della società e della democrazia. Come ha sostenuto alla fine della sua intervista bisogna imparare a vivere con tutti, con i politici stravaganti, con i preti infedeli, con i massoni, con le persone sagge, con i bambini. Ognuno ha qualcosa da regalare agli altri, dobbiamo creare ponti fra le persone». Ed in quest’ultima frase, caro monsignore, credo che sia effettivamente racchiuso quel principio di tolleranza, rispetto e dialogo che noi esercitiamo da secoli. in fondo, anche papa Francesco ha detto più volte una frase storica ‘Chi sono io per giudicare?’. Io la condivido. E lei?” RIPRODUZIONE RISERVATA

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