L’anno sta per chiudersi ma le celebrazioni dell’Unità d’Italia continuano anche nel 2012. E, anzi, si potrarranno per il tutto il semestre con iniziative, ricorrenze e nuove inaugurazioni. Questa la novità più significativa emersa oggi, nella Sala Igea dell’Enciclopedia Italiana, durante il bilancio dell’attività 2011 del Comitato Garanti per le Celebrazioni del 150 anniversario dell’Unità d’Italia. “L’anno delle celebrazioni, iniziato nel 2010 non si concluderà con la fine del 2011 -ha detto il presidente del Comitato, Giuliano Amato-. Proseguirà nel 2012 perché si era sempre detto che la data finale doveva coincidere con il 17 marzo del 2012. Ma anche perché ci sono lavori da finire come il museo Garibaldi di Caprera, un progetto che non è stato ancora completato. Questo è un tipico caso di ritardi all’italiana”. Un museo che, nelle intenzioni, dovrebbe essere inaugurato il 4 luglio con un grande evento conclusivo, al quale si dovrebbero accompagnare appuntamenti di carattere internazionale. A questo si deve inoltre aggiungere, ha poi sottolineato Amato, che “il logo dell’Unità d’Italia è stato richiesto per eventi che non si sono ancora svolti”. Tra gli appuntamenti che si potrarranno nel 2012, in primo luogo, c’è la mostra sulle donne che hanno concorso alla realizzazione dell’Unità, che si sta svolgendo al Vittoriale di Roma. “Un atto riparatore -ha evidenziato Amato- allo schema maschilista della storia”.
Non basta. Al centro del programma per il 2012, ci saranno infatti anche altri appuntamenti da non perdere. Su tutti spicca la decisione del Comitato dei Garanti di “fare la sua riunione conclusiva nella primavera del 2012 a Torino. Una scelta doverosa -ha spiegato Amato- perché le celebrazioni proprio a Torino hanno avuto grande attenzione e considerazione”. Tra le iniziative che si svolgeranno ci sarà un evento tra il Quirinale e il Vittoriano, nel quale si darà atto alle scuole del lavoro svolto per rendere omaggio all’Unità e alle nostre origini. Il 17 marzo 2012 sarà, ancora una volta, una data importante festeggiata con attività particolari. “La mia speranza e la mia impressione -ha detto a questo proposito Paolo Peluffo, sottosegretario per la comunicazione e l’Informazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri – è che il 17 marzo venga istituzionalizzata come solennità civile che verrà festeggiata senza che vengano bloccate le attività produttive”. E, sulla falsariga del recupero dell’area del Gianicolo, Peluffo ha anche rimarcato: “Stiamo pensando di intervenire al Pincio che ha bisogno di maggiore illuminazione e sicurezza. Ne abbiamo già parlato con il sindaco Alemanno, ora vedremo”.
Quanto poi al bilancio delle opere fin qui realizzate con poche risorse economiche, va segnalato che in tutto sono stati messi a segno 3970 eventi lungo la Penisola. Il tutto con l’obiettivo di avviare un’opera generale di ‘manutenzione della memoria’. Nel mirino delle attività svolte dal Comitato sono state incluse opere infrastrutturali per le celebrazioni, interventi sui ‘luoghi della memoria’, grandi mostre ed eventi culturali oltre che la promozione di una vasta Biblioteca dell’Unità d’Italia.
L’area del Gianicolo racchiude tutti i tipi d’intervento svolti in Italia per le celebrazioni dell’Unità: ci sono i restauri ma anche un muro con il testo della Costituzione della Repubblica Romana. Come dire, al Gianicolo è stara recuperata la memoria ma anche i documenti che rappresentano l’atto di nascita della nostra identità comune. Un’operazione, quella di presentare la Costituzione della Repubblica Romana, simile a quello realizzato a Pisa con il Memoriale Mazzini: non un museo come gli altri, ma un luogo che custodisce la ‘storia di una vita’ nel quale si può ammirare il manoscritto