Aprirà i battenti a Ravenna il 25 settembre nelle sale del Mar la mostra Dante. Gli occhi e la mente. Un’epopea pop, il terzo capitolo del grande ciclo espositivo che la città dedica al sommo poeta che qui morì tra i 13 e il 14 settembre 1321. Curata da Giuseppe Antonelli, docente di linguistica italiana all’università di Pavia e firma del Corriere della sera, la mostra indaga l’eredità del poeta nella cultura popolare e si articola in diverse sezioni: “La memoria di Dante”, “Dante e l’immagine”, “Dante e la pubblicità”, “La divina parodia”, “Dante personaggio” e “Dante e Beatrice”, attraverso un centinaio di opere e oggetti: dai versi riprodotti in calendari, poster e magliette, ai monumenti, alle edizioni della “Divina Commedia” – illustrata, tradotta, resa a fumetti, riassunta, adattata per il cinema e il teatro – all’universo ad essa ispirato, di giochi da tavolo, video, parodie, album di figurine, cartoni animati. Intrecciato all’intero progetto espositivo, si snoda un percorso d’arte contemporanea a cura di Giorgia Salerno
Un percorso che si apre con l’architettura di Edoardo Tresoldi che reinterpreta il “Nobile castello” evocato da Dante nel quarto canto dell’Inferno. Nella sezione dedicata alle figure femminili, opere di Letizia Battaglia, Tomaso Binga, Irma Blank, Rä di Martino, Maria Adele del Vecchio, Giosetta Fioroni, Elisa Montessori e Kiki Smith. La sezione dedicata al sogno è invece occupata dalle 34 tavole dell’Inferno di Robert Rauschenberg, fra i principali esponenti della pop art americana, mentre le opere di land art di Richard Long illustrano la sezione del viaggio. La “Stella-acidi” di Gilberto Zorio, opera della collezione del Mar, chiude il percorso espositivo con il rimando alla luce e alle stelle. (fonte: stampa locale)