Addio al fratello Marcello Ramadori massone, politico e intellettuale di Perugia, città di cui è stato assessore comunale in quota socialista, ricoprendo diversi altri incarichi istituzionali come quello di presidente della comunità montana, consigliere dell’Asl, segretario provinciale della Cgil. “Uomo giusto e maestro di vita”, come lo ricordano i suoi fratelli, che attraverso il presidente del Collegio umbro, Nicola Castiglione, si sono stretti intorno alla famiglia in questo momento di dolore. Ramadori, che ha sempre sentito con forza il dovere dell’impegno civile, era appassionato di ricerca musicale e ha contribuito, con le sue competenze, alla riscoperta di timbri, suoni, ritmi e ballate della tradizione locale e non solo. Percussionista di talento, inventore di strumenti, fisarmonicista e cantante, autore di due libri, il primo intitolato “L’anagrafe del nostro scontento” e il secondo “Il sole, la luna e le altre cose”, due opere intrise di cultura e umanità, dal linguaggio raffinato, arricchito talora da interessanti neologismi.