“In un momento storico nel quale, nel nostro Paese, i municipalismi spesso ignorano e vilipendono la sacralitá delle libere istituzioni nate dal Risorgimento e dalla Resistenza, il Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani rivendica, nell’inerzia istituzionale e nel diffuso chiacchiericcio della politica di piccolo cabotaggio, la grande tradizione unitaria italiana. Non può esistere un Paese senza memoria ed è perciò che la memoria del Risorgimento è un elemento fondamentale. Per la Massoneria è importante ricordare l’impegno dei Liberi Muratori per legittimare uno Stato che allora nasceva debole e per determinare la sua modernizzazione”.
Lo ha detto il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Gustavo Raffi, che a Bologna sabato prossimo chiudera il Convegno di studi “Massoneria e Tricolore. Da Luigi Zamboni a Gofferdo Mameli”, organizzato dal Collegio dei Maestri Venerabili dell’Emilia Romagna.
Il Convegno, nelle intenzioni dei promotori, avvia, di fatto, le celebrazioni del 150 anniversario dell’unificazione politica del nostro Paese.
Gli interventi sono affidati a illustri docenti dell’Universitá di Bologna e al presidente dell’Istituto per la Storia del Risorgimento (Comitato di Reggio Emilia), Gino Badini.
Il Convegno si aprirá con una relazione di Marco Veglia, introdotta da Giuseppe Re e accompagnata da letture di Gabriele Duma, per poi proseguire con gli interventi di Angelo Varni, Roberto Balzani, Gino Badini, Giovanni Greco, Fabio Roversi Monaco, presidente della Fondazione Carisbo e giá rettore dell’Ateneo bolognese.
(AGI) Mir/Red 221227 OTT 09