Trentasei, un romanzo racconta la vicenda umana e politica del fratello Mario Angeloni, caduto durante la guerra civile spagnola

Quando il cambiamento si trasforma in ideologia senza progetto, partorita in modo confuso e rabbioso sul finire di un’epoca e all’inizio di una nuova, bisogna scegliere da che parte stare. Se dalla parte della convenienza o da quella della ragione. È ciò che succede in questo libro dal titolo Trentasei di Luca Gatti (Bertonieditore) che racconta la storia− in gran parte vera, ambientata tra il 1900 e il 1936 − di alcuni giovani ragazzi, poi reduci di guerra e infine politici, tra cui spicca Mario. Mario è  Mario Angeloni, avvocato, politico, massone e patriota perugino. Un personaggio realmente esistito. Ageloni nacque a Perugia il 15 settembre 1896 da Publio Elvira Cerboni. Sestogenito di una famiglia di fede repubblicana, i genitori lo educarono alla cultura del libero pensiero. Giovanissimo fu avviato alla scuola militare e alla carriera di ufficiale e nel 1915 si arruolò come volontario nella prima guerra mondiale con il grado di sottotenente di cavalleria meritandosi numerosi encomi e una medaglia d’argento al valore militare. Tornato a Perugia si oppose fortemente all’ascesa del fascismo e tra il 1919 e il 1921 fu vittima di numerosi attacchi e aggressioni da parte delle camicie nere. Legato ai massoni perugini del tempo (Bruno Bellucci, Mariano Guardabassi) a seguito del suo arresto avvenuto il 26 novembre 1926 fu condannato al confino per cinque anni.

Tornato in libertà dopo l’ amnistia concessa ai reduci pluridecorati, nel 1932 emigrò in Francia affiliandosi alla Loggia “Italia Nuova”, dove operavano esponenti della Resistenza. In questo periodo allacciò contatti con i fratelli Rosselli, con Fausto Nitti, Ferruccio Parri, Antonio Gramsci, Camillo Berberi ed Eugenio Chiesa, e nel 1936 si recò in Spagna per partecipare come volontario alla guerra civile. 

Accolto fraternamente dai massoni di Barcellona fu indirizzato alla caserma Petralbes dove gli fu affidato il comando di un reparto di volontari, il Battaglione Italiano poi incorporato nella Brigata Ascaso. Morì da eroe nella battaglia di Monte Pelato il 28 agosto 1936 . Le sue spoglie riposano nel Mausoleo dei caduti italiani di Saragozza.

Il 16 giugno scorso Perugia ha reso omaggio alla memoria di Angeloni con l’apposizione di una targa in via Danzetta, dove visse ed operò. L’iniziativa si deve al comitato per le onoranze del celebre avvocato, massone, antifascista e repubblicano, costituitosi nel 2016 e presieduto dal Prof. Mauro Volpi.

L’autore

Luca Gatti nasce a Perugia nel 1977. Frequenta la facoltà di Scienze Politiche (indirizzo Relazioni Internazionali). Nel 2005 dà vita a egmagazine.eu − pagina online di approfondimenti di politica europea, politica internazionale, arte e cultura. Nel 2010, dopo aver conseguito la certificazione Ditals dell’Università per Stranieri di Siena, inizia una nuova fase della sua vita come insegnante di Italiano a stranieri. Nel 2012-2013 si trasferisce a Bruxelles per collaborare con diversi eurodeputati al Parlamento europeo. Dal 2012 ha un blog, SkypeEuropa, sul giornale «Linkiesta», dove parla di politica nazionale, europea e internazionale. Di recente ha iniziato una nuova collaborazione con il giornale «Gli Stati Generali».



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