“L’ecologia della libertà” (Eleuthera), opera della maturità intellettuale di Murray Bookchin, si conferma a distanza di decenni dalla sua uscita un grande classico del pensiero utopico contemporaneo. Il libro spazia dalla biologia all’economia, dalla storia delle religioni all’antropologia, delineando un grande affresco libertario che ripercorre il contrastato rapporto tra umanità e natura alla luce di un altro contrastato rapporto, quello tra dominio e libertà.
E postula, dopo lo storico emergere e affermarsi nei millenni del principio gerarchico, la sua dissoluzione, proponendo un’appassionante versione sociale dell’ecologia che va ben al di là del banale ambientalismo conservativo e conservatore oggi prevalente. traduzione di Amedeo Bertolo e Rossella Di Leo. Murray Bookchin (New York, 1921 – Burlington 2006) è stato sin dagli anni Sessanta una delle voci più ascoltate della controcultura americana e uno dei pionieri del movimento ecologico internazionale.
Murray Bookchin (New York, 14 gennaio 1921 – Burlington, 30 luglio 2006), tra i maggiori esponenti dell’ecologia sociale, propone nelle sue opere una sintesi del pensiero ecologico e socialista libertario.