Il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, avvocato Gustavo Raffi, smentisce categoricamente, bollandole come ‘panzane’, le dichiarazioni rilasciate da Licio Gelli al quotidiano La Stampa (“Ci sono le logge dietro la crisi della sinistra”), secondo le quali, a Firenze, le logge del Grande Oriente d’Italia si sarebbero rivoltate contro la sinistra al governo della citta”‘.
“Il Grande Oriente d’Italia -sottolinea Raffi- non si occupa di politica, non e’ di destra, ne’ di sinistra, ne’ di centro e, comunque, non si ingerisce nelle competizioni elettorali ne’ nella citta’ dei Medici, ne’ altrove. E’, al contrario, pluralista al suo interno e all’esterno, lasciando ai propri membri, quali liberi cittadini, di esprimere il proprio voto secondo coscienza. Questa e’ la regola!”.
“Il Gelli la spara grossa. Il Grande Oriente d’Italia non ha nulla a che spartire con costui -aggiunge Raffi-, in quanto, senza possibilita’ di equivoci e di ripensamenti, ha sempre condannato il suo operato ed il fenomeno del ‘piduismo’. Purtroppo per lui il tempo gioca brutti scherzi e la disinformazione fa il resto”.
“A titolo di esempio -conclude il Gran Maestro Raffi- a Firenze le logge del Grande Oriente sono 44 e non gia’ 520, come millanta; la Regione Marche ha abrogato da anni le norme che discriminavano i Massoni. E cio’ in ottemperanza ad una sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo che accolse il ricorso del Grande Oriente d’Italia. Et de hoc satis!”.
(ASCA) 15 dicembre 2008