IMINI- Senese, 65 anni, Stefano Bisi, appartiene dal 1982 alla Loggia Montaperti. Alla guida del Grande Oriente d’Italia dal 2014, è al secondo mandato da Gran Maestro, che si concluderà nel 2024. Giornalista professionista, è laureato in Scienze dell’amministrazione alla facoltà di Scienze politiche dell’Università di Siena.
Da ieri presiede al Palacongressi di Rimini la Gran Loggia, evento annuale del Grande Oriente. Una due giorni di lavori rituali, ma anche densa di appuntamenti dedicati alla attualità e alla cultura, sotto il titolo “Scienza e Conoscenza”. Nove da Firenze lo ha intervistato in una pausa dell’intenso programma di incontri pubblici.
Che cosa è la Gran Loggia e perché quest’anno si intitola “Scienza e Conoscenza”?
APPROFONDIMENTI
“La Gran Loggia è l’assise nazionale del Grande Oriente d’Italia. Le 863 officine della nostra Comunione si riuniscono una volta l’anno al Palacongressi di Rimini dove si svolgono i lavori rituali di Gran Loggia riservati ai soli fratelli massoni, ma c’è anche una ampia parte pubblica legata a convegni di grande interesse ai quali partecipano in qualità di relatori ospiti di assoluto rilievo. Ieri sera abbiamo avuto l’ex direttore del Corriere della Sera, storico e scrittore Paolo Mieli, il giornalista e scrittore Alessandro Barbano, il sociologo Alessandro Campi ordinario di Storia delle Dottrine Politiche all’Università di Perugia, il professor Nino Cartabellotta medico e presidente della Fondazione Gimbe.
Oggi pomeriggio saranno con noi Edoardo Camurri, giornalista, conduttore su Rai 3 del programma #maestri realizzato da Rai Cultura in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, Maurizio Ferraris professore di Filosofia Teoretica all’università di Torino, autore di numerosi saggi, tra gli ultimi “Documanità. Filosofia del mondo nuovo”, in cui smonta molti dei luoghi comuni sul rapporto fra esseri umani e tecnologia; Stefano Moriggi, anche lui filosofo della Scienza.
Abbiamo scelto il titolo di Scienza e Conoscenza perché stiamo anche vivendo un periodo particolare fra la Pandemia e le questioni geopolitiche riesplose con il conflitto in Ucraina. I massoni sono da sempre costruttori di pace, dialogo e solidarietà. La guerra porta lutti e devastazioni e non affratella, anzi acuisce le distanze ed i problemi. Noi lavoriamo per il bene di tutti. Siamo costruttori e scienziati che lavorano la pietra e cercano di avanzare nella Conoscenza attraverso un lungo percorso di prove come fanno gli scienziati nel chiuso dei laboratori. Noi lavoriamo all’elevazione dell’Uomo”
C’è ancora bisogno della Massoneria nel terzo millennio?
“C’è ne bisogno eccome, la Massoneria è una grande università della vita e dello spirito. Ha oltre trecento anni ma nella sua essenza è sempre giovane e capace di adeguarsi ai tempi e anticipare anche i possibili cambiamenti della vicenda umana. La Massoneria è una scuola di tolleranza, di dialogo, di solidarietà i cui valori di Libertà, Uguaglianza e Fratellanza sono alti ed imperituri. Non hanno tempo e sono delle solide colonne per ogni Società democratica”
Quanto è presente la Massoneria in Toscana?
“La Toscana per tradizione e’ la regione che vanta da sempre il maggior numero di logge e di fratelli. Dal capoluogo Firenze agli Orienti più piccoli è tutto un pullulare di iniziative oltre ai lavori rituali delle singole officine che si riuniscono almeno due volte al mese”.
La Toscana è la terra di Licio Gelli, un uomo che ha provocato un danno di immagine che si riverbera ancora sulla Massoneria
“Licio Gelli con la vicenda della P2 ha provocato all’Ordine un danno immenso anche se noi lo abbiamo espulso ancor prima delle sentenze dei tribunali. Quella storia ci ha fatto molto male e per generazioni abbiamo pagato un prezzo pesante. Il Grande Oriente d’Italia ha saputo tenere la barra dritta recuperando quella rispettabilità che merita per tutto quello che ha fatto e fa per l’Italia. Durante la Gran Loggia di quest’anno il pubblico sta visitando la mostra dedicata a Ernesto Nathan, che fu gran maestro del Grande Oriente d’Italia e ottimo sindaco di Roma. Ma tanti nostri fratelli si sono fatti apprezzare nella gestione della cosa pubblica. Vuole che le faccia qualche nome? I sindaci Lando Conti a Firenze, Aldo Ducci ad Arezzo e Canzio Vannini a Siena. Dispiace che appena si parla di massoni si venga associati a Gelli e non a questi eccellenti primi cittadini”.
Il pregiudizio anti-massonico continua a manifestarsi anche oggi. Lei ne ha scritto in volume recentissimo
“I pregiudizi sono sempre duri a morire e in Italia ci sono ancora oggi i censori a prescindere o gente che non sa minimamente che cosa facciamo per la libertà di pensare e per la libertà di tutti. Nel mio libro dal titolo “Il biennio nero 1992-1993. Massoneria e legalità trent’anni dopo” ripercorro la vicenda Cordova,l’inchiesta dell’allora procuratore capo di Palmi che fu una vera e propria caccia alle streghe. Avviata nell’ottobre 1992 era finita nel 2000 con l’archiviazione ma gli strascichi di quella vicenda sono andati avanti fino all’ottobre del 2021, fin quando la seconda Sezione Civile del Tribunale di Reggio Calabria ha poi posto fine a un contenzioso civile, respingendo le richieste avanzate contro di me e il Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani”.
https://www.nove.firenze.it/massoneria-la-toscana-e-la-regione-con-il-maggior-numero-di-logge.htm