Il 22 aprile si celebra la Giornata mondiale della Terra, la più grande manifestazione ambientale del pianeta per celebrare la Terra e promuoverne la salvaguardia, istituita dalle Nazioni Unite nel 1970 sull’onda di un movimento universitario, costituito da gruppi ecologisti che utilizzarono questa data, come occasione per valutare le problematiche del pianeta: l’inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono, e l’esaurimento delle risorse non rinnovabili. Ma prese definitivamente forma nel 1969 dopo il disastro ambientale causato dalla fuoriuscita di petrolio dal pozzo della Union Oi al largo di Santa Barbara, in California, a seguito del quale il senatore Gaylord Anton Nelson (June 4, 1916 – July 3, 2005) decise fosse giunto il momento di portare le questioni ambientali all’attenzione dell’opinione pubblica e del mondo politico sulla base di questo principio: “Tutte le persone, a prescindere dall’etnia, dal sesso, dal proprio reddito o provenienza geografica, hanno il diritto ad un ambiente sano, equilibrato e sostenibile”. Le sue parole mobilitarono 20 milioni di persone che scesero nelle strade delle principali città americane per manifestare in difesa della Terra e migliaia di college e università organizzarono proteste contro il degrado ambientale: da allora il 22 aprile prese il nome di Earth Day, la Giornata della Terra. La Giornata della Terra diede una spinta determinante alle iniziative ambientali in tutto il mondo e contribuì a spianare la strada al Vertice delle Nazioni Unite del 1992 a Rio de Janeiro.