“Il diritto della libertà” secondo Axel Honneth

Il rapporto tra l’individuo e le istituzioni sociali e politiche in cui egli si muove e agisce, e soprattutto i concetti di giustizia e libertà che da quel rapporto si generano, sono temi caldi nella filosofia contemporanea e centrali nel pensiero di Axel Honneth, principale esponente della scuola di Francoforte e allievo di Jurgen Habermas.

Honneth torna in libreria con la sua opera ad oggi più completa e articolata. Ne “Il diritto della libertà” (Codice editore) e con la prefazione di Gustavo Zagrebelsky., analisi storico-sociale e riflessione filosofica si intrecciano per inquadrare una tesi importante: in una democrazia, libertà e giustizia non sono concetti astratti e statici, ma pratiche sociali concrete e dinamiche, conquiste che nascono da un’iniziale privazione e da una successiva rivendicazione.

I conflitti scaturiti da questa lotta per il riconoscimento si realizzano in nuove istituzioni sociali, in sintonia con le aspirazioni delle persone e con il pluralismo delle società complesse.



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