La Massoneria, istituzione laica/La Nuova Provincia

Spiegata ad un centinaio di studenti dal professor Marco Cuzzi «Descritta spesso in modo inesatto e non benevolo, è simbolo di progresso»

Per la prima volta la Massoneria del Grande Oriente d’Italia (G.O.I.) ha organizzato un incontro con gli studenti dei licei per spiegare quali sono le attività e le finalità di un’istituzione che affonda le sue radici nei secoli e di cui sovente la cronaca tratta in modo Inesatto e non benevolo. L’iniziativa è partita dalle logge astigiane “Monviso” ed “Acacia” ed ha avuto per tema “L’importanza dell’istituzione massonica nel Novecento”. L’ incontro si è tenuto nell’aula magna di ASTISS e relatore è stato il professor Marco Cuzzi, docente di Storia Contemporanea all’Università Statale di Milano: ad ascoltarlo un centinaio di giovani appartenenti a cinque classi dei licei Classico e Scientifico di Asti che hanno seguito con grande interesse le sue parole, ponendo domande a cui ha risposto anche Sergio Monticone, Primo Gran Sorvegliante del G.O.I.. Al termine del saluto dell’assessore alla cultura Gianfranco Imerito, il presidente del Collegio Circoscrizionale Piemonte Valle d’ Aosta, Daniele Lanzavecchia, ha chiarito che scopo dell’iniziativa «non è certamente far proselitismo, ma sfatare l’idea che la Massoneria sia qualcosa di segreto, mentre si tratta di un’istituzione laica. Gli uomini che ne hanno fatto parte si sono impegnati per il progresso della società, a partire dal ministro Coppino, un massone della loggia Ausonia di Torino, che nel 1867 si prodigò per aumentare da due a tre anni l’istruzione elementare.”

Il prof. Cuzzi ha ricordato che «il Grande Oriente d’Italia, oggi presieduto dal Gran Maestro Stefano Bisi, si riunisce alla luce del sole e la sua attività è chiara: le riunioni si svolgono non in segreto, ma con riservatezza, esattamente come accade nelle aziende, nei partiti e nelle società sportive.

Dal18611a Massoneria ha avuto in Italia un ruolo di laicizzazione e di promozione sociale: all’inizio del Novecento i massoni furono i primi a battersi per il divorzio e per il voto alle donne e, anche se la richiesta non passò, ottennero comunque il voto universale maschile. Nel 1923 il Gran maestro Domizio Torregiani fu il primo ad accorgersi che stava per instaurarsi una dittatura, che poi perseguitò e mise in carcere molti massoni: è interessante notare che tutte le dittature (di Hitler, Mao, Franco, Stalin, Mussolini) hanno colpito la Massoneria e che la Chiesa li ha sempre condannati perché nelle logge viene accolta ogni fede religiosa, essendo i massoni laici, ma non atei. I massoni furono presenti nella lotta contro Francisco Franco e nella Resistenza (basti ricordare la figura di Randolfo Pacciardi), mentre in 16 furono fucilati alla Fosse Ardeatine.” Non è sfuggito il riferimento agli scandali, in primo luogo quello della P2: «In massoneria arriva anche chi vuole approfittare dell’istituzione ha risposto Cuzzi come avviene in qualsiasi gruppo, ma il Grande Oriente reagì subito cacciando Gelli: accanto a questo, però, non si ricorda mai il sindaco di Firenze, Lando Conti, uomo onesto e benefattore, ucciso dalle brigate rosse.» Insomma, per riprendere il commento di un docente, l’intervento di Marco Cuzzi è stato “una bella lezione di storia, ma soprattutto di educazione civica.”



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