Per Hegel, “lo spirito europeo ha vissuto in Grecia la sua gioventù”. Oggi questa intuizione può essere corroborata da nuove acquisizioni della storia e dell’archeologia, che ci permettono di capire meglio che cosa davvero significhi l’eccezionalità della Grecia nella storia delle civiltà. Perché i greci riuscirono a dar vita a una cultura diversa da tutte le altre fiorite nel corso della storia. In Grecia fu una vasta cerchia di uomini liberi che, attraverso un complesso percorso storico, inaugurò libere forme di vita. “Cultura, libertà e democrazia” segue questo percorso, nelle sue varie fasi e nei suoi risvolti: gli aspetti politici e militari innanzitutto, a partire dal confronto con la Persia e con Roma; e poi la frammentazione e la molteplicità delle città greche, da Atene a Sparta; l’alternarsi di democrazia e aristocrazia, di rivolte e tiranni. A questo percorso è strettamente intrecciato l’aspetto economico, con la spinta dei commerci e la colonizzazione del Mediterraneo. E va tenuto conto dell’intelaiatura specificamente culturale che ispirò questa evoluzione e al tempo stesso le diede una forma e una consapevolezza: l’epica di Omero ed Esiodo, il rapporto con le divinità, l’importanza dei simposi e la nascita della filosofia… In una fase di rivoluzione globale, ci suggerisce il libro “Cultura, libertà e democrazia. Alle origini dell’Europa, l’antica Grecia” di Christian Meier (Garanti traduzione di Umberto Gandini), comprendere le nostre radici profonde, i valori che hanno ispirato il percorso della civiltà prima greca e poi europea, è fondamentale.