“Su un tema cosi’ importante come quello dei Dico e’ indispensabile un confronto sereno e aperto evitando un nuovo braccio di ferro tra la dottrina della fede e la societa’ civile. Questa problematica non puo’ essere affrontata attraverso proclami, scomuniche e richiami alla famiglia naturale senza una riflessione sulla complessita’ della vita di relazione” .
Lo ha detto l’avvocato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, durante la seconda giornata dei lavori della Gran Loggia 2007 “Pedagogia delle libertà”, in corso di svolgimento a Rimini.
“Si difende, a giusto titolo – ha detto ancora Raffi – proprio la famiglia naturale, che in realta’ e’ il frutto di una complessa evoluzione storica e sociale, mentre non si ricorda che nel nostro paese e’ diventato drammatico per le donne lavoratrici avere figli, senza strutture adeguate e senza servizi degni di questo nome; si dimentica la problematicita’ del sistema delle adozioni, oltre al fatto che la possibilita’ di trovare un lavoro stabile alza sempre di piu’ l’eta’ media dei giovani che entrano finalmente nella dimensione del mondo degli adulti”.
“Abbiamo pero’ anche qualche dubbio sul fatto che la famiglia naturale – ha concluso – una volta costituita secondo il rito concordatario, possa essere sciolta dai tribunali rotali, cancellando giuridicamente anche gli effetti civili, come se nulla fosse mai accaduto. Si danno, in questo modo diverse e fortemente squilibrate a svantaggio della dignita’ di uno Stato Laico”.
(Adn kronos) 14 APR 2007