XX Settembre. Il Gran Maestro in visita alla Fondazione Paolo Murialdi/Video

Una delegazione del Grande Oriente d’Italia, guidata dal Gran Maestro Stefano Bisi, si é recata in visita la mattina del 19 settembre alla Fondazione sul Giornalismo intitolata a Paolo Murialdi (1919 2006). Un’ occasione per rendere omaggio a Giuseppe Meoni, Gran Maestro Aggiunto della Massoneria, che come consigliere delegato della Fnsi si batté durante il fascismo a favore di un giornalismo libero e democratico contro le prevaricazioni del regime e firmó il primo contratto nazionale di lavoro della categoria. All’ingresso si trova infatti il suo busto, donato nel 2019 dal Goi, insieme al Rito Simbolico Italiano. “Noi siamo molto legati a questa importante figura di giornalista- ha detto Bisi nel corso dell’incontro con la dottoressa Lucia Visca, che ha fatto gli onori di casa- non solo perché é stato Gran Maestro Aggiunto del Grande Oriente d’Italia in una fase della vita della Comunione massonica particolarmente difficile e ha dovuto subire il confino di polizia da parte del regime fascista. A lui siamo grati per aver mostrato le sue straordinarie le qualitá massoniche che si sono espresse attraverso la difesa dei valori di libertá”.”Anche noi – ha detto Visca, ringraziando il Goi per il “bellissimo dono” – teniamo a ricordare e mantenere viva la memoria di Meoni, che fu un grande giornalista, antifascista, che ha dato forza al sindacato e che ha dato la vita per questo paese”.  “Siamo contenti -ha aggiunto il Gran Maestro- di avervi fatto questo regalo anche perché la collocazione di questa scultura ricongiunge simbolicamente due figure storiche del Grande Oriente d’Italia e della cultura d’Italia. Giuseppe Meoni ed Ettore Ferrari. Ettore Ferrari aveva la casa studio proprio di fronte a dove oggi si trova la Fondazione Murialdi, in via Valenziani. E proprio in quella casa -ha ricordato Bisi- il 30 ottobre del 1917 un folle suonó al campanello perché voleva uccidere l’artista massone. Ma Ferrari non era in casa e si salvó. Ci piace pensare che a pochissimi metri di distanza l’uno dall’altro ci siano questi due importanti esponenti del Grande Oriente”.



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