Torino 2 giugno 2010 – (Il Giornale del Piemonte) Abbaglio di Castagnetti Pd, massoneria e l’etica del formaggio.

L’onorevole Pierluigi Castagnetti, ex democristiano e ora garante del codice etico del Partito Democratico, ha affermato su un quotidiano l’incompatibilità tra il suo partito e le logge perché, a suo avviso, la massoneria comporta «vincoli di segretezza».

Il tema è delicato e richiede chiarezza. La massoneria non è più scomunicata dalla chiesa cattolica. Infatti il Codice di diritto canonico vigente non prevede alcuna incompatibilità tra logge e altari. Invece secondo i catto-comunisti (nipotini di Tina Anselmi) il massone rimane il «nemico».

Nel 1914 i massoni vennero espulsi dal Partito socialista e nel 1923 dal partito Nazionale Fascista per volontà di Benito Mussolini, poco democratico. Nel 1922 la Terza Internazionale di Mosca e, sulla sua scia, tutti i partiti comunisti dichiararono guerra alla massoneria e ne annientarono gli affiliati. Altrettanto fece Hitler. Oggi però Hitler, Lenin e Stalin e gli inventori del complotto demo-pluto-giudaico-massonico, rinverdito da dichiarazioni improvvide, non sono considerati campioni di libertà. Tutto questo non può aver nulla da spartire con un partito che si dichiara democratico.

Qual è l’accusa di Castagnetti contro la massoneria? Il segreto. Quale segreto? Mistero. Non lo chiarisce affatto. Tutte le persone e tutte le associazioni hanno forme di riservatezza, che non significa segreto. Persino ogni produttore di formaggi, salumi, vini eccetera ha i suoi piccoli segreti. Anche i cuochi hanno i loro piccoli segreti e nessuno se ne scandalizza… Chi legge una poesia si emoziona in libertà. Nell’ottica di Castagnetti si arriverà a proibire la lettura dell’Infinito di Giacomo Leopardi e di degustare il gorgonzola al peperoncino?

Il problema dell’Italia odierna è proprio questo: mentre ogni vinello o frutto di bosco è tutelato, la denominazione della massoneria non è protetta da nessuna norma. Al di là dei codici etici di associazioni private e semipubbliche il punto è se le organizzazioni massoniche contrastino o meno con i codici dello Stato. Chi può provarlo, lo documenti. Se non può provarlo, taccia e finisca una buona volta l’invenzione artificiosa di fantasmi quali capri espiatori per distrarre dai problemi veri. Forse il problema vero è l’etichetta «Democratico» anche da chi ha un passato di intolleranza e conserva qualche tentazione liberticida.

(Il Giornale del Piemonte) 02 GIU 2010



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