Roma 2 giugno 2010 – (Il Sussidiario) Massoneria e politica.

Massoneria e politica, s’infiammano le polemiche tra Pd e Pdl sull’appartenenza alle società segrete. Ad accenderle una nota di due settimane fa del politico del centrodestra, Giancarlo Lehner, che parlando dei rapporti tra massoneria e politica aveva affermato: «Visto che continuano le demonizzazioni gratuite della massoneria, alla quale si deve, fra gli altri meriti, l’Unità d’Italia; visto che, come nei regimi totalitari nazi-comunisti, ogni crisi sociale, economica e morale viene attribuita al capro espiatorio massonico, per solidarietà, memoria storica, cultura laica e rispetto della verità, chiedo ufficialmente al gran maestro Gustavo Raffi di voler esaminare la possibilità di una mia iscrizione al Grande Oriente d’Italia».

Era stato più netto qualche giorno prima il giudizio sulla massoneria di un altro politico del centrodestra, l’onorevole Giorgio Stracquadanio. Nel corso dell’intervista a Klaus Davi, anchor man di KlausCondicio, programma in onda su Youtube, considerava la massoneria come una organizzazione innocua: «Non ho mai creduto neanche alla P2 – affermava il politico Pdl minimizzando il ruolo della più nota tra le logge della massoneria conosciute in Italia. – Il sistema Gelli era solo un gioco di millanteria. Ho avuto l’impressione che lui fosse un furbo che fingendo o attribuendosi relazioni si apriva così delle porte per qualche modesto affare». E spiegava: «La P2 è stato il primo brand politico giudiziario. Nasce a Milano, inchiesta di Gherardo Colombo, ed è stata la prima scossa che è stata data alla politica, durissima. E’ vero: la Commissione parlamentare Anselmi aveva sentenziato che fosse una lobby segreta. Segreta forse intesa nel senso che allora non esistevano i siti Internet. E’ solo un club, un modo di creare relazioni, è la vita…».

(Il Sussidiario) 2 giugno 2010



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