Ho visto che qualcuno tenta di far passare la tesi illusoria che la massoneria non sia altro che una pia associazione di idealisti dediti a studi simbolici e spirituali, ma la realtà è che in Italia la P2 è tutt’altro che un insieme di saggi studiosi illuminati nello spirito, bensì appare con spudorata chiarezza come un’accolita di individui legati tra loro da un disegno politico infernale e associati alla mafia, con scopi di eversione delle istituzione democratiche e di distruzione della Costituzione repubblicana.
Si è anche tentato pietosamente di distinguere una massoneria buona da una P2 cattiva, ma nel nostro paese non abbiamo avuto la fortuna di vedere questa massoneria ‘buona’, mentre appare più che chiaro il disegno golpista delle P2 ‘cattiva’ che sta distruggendo diritti e valori democatici.
Ora sembra che ci siano membri della massoneria anche nel Pd.
Qualcuno malignamente avrebbe potuto vederli da tempo, in tutti quegli atti incomprensibili del Pd o precursori, dalla bicamerale ma anche da prima, in cui la cosiddetta opposizione ha fatto tutto fuorché opporsi all’esecuzione del Piano di Rinascita Democratica del Venerabile Licio Gelli, ma piuttosto lo ha favorito ed aiutato, come ha aiutato vari atti definibili solo come ‘fascismo di ritorno’, dalla riabilitazione dei repubblichini al velato appoggio a forme di bavaglio su internet o gli altri media, dalla svalutazione della magistratura al sostegno per un Presidenzialismo forte, dalla svendita vergognosa della RAI all’abbandono di personaggi scomodi come Santoro o De Magistris o la Guzzanti.
Oggi la crociata contro i massoni viene portata avanti da Fioroni, uno che non ci pareva proprio il massimo difensore della libertà e che tentò, a suo tempo, di mettere una censura a internet.
Nello statuto del Pd c’è un chiaro divieto di associazione alla massoneria. E allora come la mettiamo?
Sono accaduti un paio di fatterelli: Ezio Gabrielli, assessore ad Ancona, del PD, ha detto di essere un massone e di essere “orgoglioso di esserlo”. Il sindaco di Ancona non l’ha presa bene e Gabrielli si è dimesso, chiedendo però al PD di esprimersi sulla vicenda. La questione è ora sul tavolo della commissione di garanzia del PD.
2° episodio. A Scarlino, paesino del grossetano, è apparsa una foto che ritrae una riunione di loggia con 12 frammassoni: 11 a volto coperto e uno no, l’assessore Destri. Il sindaco gli ha chiesto di andarsene.
Ora, nel nostro strano paese, la Costituzione vieta associazioni segrete con fini occulti, ma d’altro canto non esiste legge dello stato che proibisce a un massone di fare l’assessore, il consigliere comunale, il parlamentare o il sindaco.
Ma un partito ha anche un suo regolamento interno, e quello dei partiti che hanno preceduto il PD dice chiaramente: è proibito ai membri del partito fare parte della massoneria, pena l’espulsione. Ma lo statuto attuale no, chissà perché. Del resto molte cose di questo PD rispetto alla vecchia sx non sono affatto chiare (radici, scopi, classi di riferimento, appoggio a Confindustria o a Berlusconi, visione storica ecc ecc ecc.) Non sarà che a forza di scivolare a destra il Pd si troverà trasformata in una loggia? Sembra che il gran giurì del PD (ma esiste poi un gran giurì?) deciderà la questione. Oppure no. Ormai siamo nella scia del ‘ma anche’ di sciagurata memoria. Forse si deciderà che un massone non può essere del PD, ma anche…
Scrive, provocando, Il Foglio (ma dice di citare un anonimo dirigente del PD): “Avete idea di quanti dirigenti, soprattutto nel centro Italia, perderemmo se dovessimo davvero vietare la massoneria? Neanche la chiesa oggi ti scomunica più se sei massone. Perché dovremmo continuare a farlo noi?”.
Ma la domanda piuttosto