In attesa della pronuncia della commissione nazionale di garanzia del Partito democratico sulla possibilità per i militanti del partito di aderire alla massoneria, il confronto si fa vivace alla periferia del partito a partire dalle Regioni ‘rosse’.
L’ex sindaco del Pci di Pistoia, Renzo Bardelli, presentando il suo libro “Memorie comuniste”, ha sottolineato come vi siamo molti massoni nelle fila del Pd toscano e ha ricordato di aver chiesto pubblicamente a un suo collega di partito, ex presidente della provincia pistoiese e ora consigliere regionale:“Cosa pensi della massoneria?”, ma “non ha mai risposto, perchè non risponde?”.
E’ poi emersa la netta presa di posizione al comune di Macerata quando, qualche tempo fa, quando era in discussione la mozione – poi bocciata – che intendeva obbligare consiglieri, assessori e sindaco a dichiarare la loro eventuale appartenenza alla massoneria.
Per il capogruppo Pd l’inserimento di tale norma nello statuto comunale sarebbe stata “illecita sotto il profilo civilistico e amministrativo”. A livello nazionale cerca di smorzare la porta della questione il deputato, Sandro Gozi: “Constato con stupore che per il terzo o quarto giorno consecutivo tanti dirigenti e parlamentari del mio partito, con tutti i problemi che l’Italia deve affrontare, si stanno appassionando e dividendo sull’ottocentesco dibattito su Pd e massoneria. Ancora una volta una classe dirigente che dimostra la sua inadeguatezza. Sarebbe meglio che si mettessero sulla stessa lunghezza d’onda dei loro contemporanei, che hanno problemi piu’ stringenti che stabilire chi ha diritto di cittadinanza dentro al Pd e sono molto piu’ assillati da temi come le difficoltà economiche e del lavoro”.
(AGI) 03 GIU 10