La Sede massonica del Grande Oriente d’Italia a Napoli sabato 6, sabato 13 e sabato 20 ha aperto i battenti al pubblico in occasione del tradizionale appuntamento partenopeo con la rassegna ‘Maggio dei Monumenti’ nel corso della quale la cittá svela i propri siti artistici e culturali.
L’ultima data che Il Collegio Circoscrizionale diCampania – Lucania, ha fissato, per questa edizione, dedicata alla memoria del fratello Achille Castaldi, storico organizzatore dell’evento recentemente scomparso, é il 27 maggio. Le visite sono guidate e gratuite, con gruppi di non più di 25 persone, nei seguenti orari: 10:00 e 11:00.
È obbligatoria la prenotazione a mezzo WhatsApp al numero 380-5456923. L’appuntamento è nella Galleria Umberto I 27, secondo piano, digitando il numero 115 al citofono del palazzo.
Scheda
Grande Oriente d’Italia. La casa massonica napoletana di Galleria Umberto I |
La casa massonica napoletana della Galleria Umberto I al civico 27, fu acquistata nel 1916 per iniziativa di Vincenzo Vigorita, esponente del Grande Oriente d’Italia. L’atto d’acquisto del 27 febbraio 1916 reca la firma di nove altri Fratelli co-intestatari.
Pochi sanno che la splendida Galleria Umberto I è stata progettata e costruita da un Fratello, l’ingegnere Emanuele Rocco al quale il Comune di Napoli volle rendere omaggio incastonando nel lato destro dell’arco di uscita in via Santa Brigida, un busto e una targa ricordo. Della Galleria è pregevole la struttura di ferro con la grande cupola centrale e le quattro navate che si innalzano dai quattro ampi edifici che la compongono. Di grande effetto e significato è il rosone centrale del pavimento in marmo contornato dai dodici segni zodiacali.
La Casa Massonica del Grande Oriente fu requisita dai fascisti nel primo periodo del regime mussoliniano, e assegnata a un dopolavoro ferroviario. Fu restituita ai legittimi proprietari nel 1943, grazie all’interessamento di alcuni Fratelli coadiuvati dal Colonnello Charles Poletti, italo-americano ed esponente della Massoneria statunitense.
La sede subì una prima ristrutturazione alla fine degli anni ’50, in particolare nel 1959 quando il Fratello Ugo Guerra edificò il “Tempio di Legno” nella sua versione attuale. Il secondo restauro, negli anni 1972-1973, fu a cura dell’allora presidente del Collegio Circoscrizionale Ottavio Rotondo.