“I massoni del Grande Oriente d’Italia ogni 20 settembre sono a Porta Pia per celebrare il coronamento del sogno di un’Italia finalmente unita. E diamo quest’anno particolare importanza a questa ricorrenza perché il presidente del Consiglio nel corso del tempo ha reso onore con dichiarazioni ufficiali ai nostri bersaglieri che parteciparono alla Breccia di Porta Pia nel 1870 e il nostro auspicio é che questa data possa finalmente tornare ad essere festa nazionale. Una festa dell’identitá della nostra patria insieme al 25 aprile, Festa della Liberazione, e al 2 giugno, Festa della Repubblica”. Lo ha sottolineato il Gran Maestro Stefano Bisi che nel pomeriggio del 20 settembre si è recato a rendere omaggio ai caduti che contribuirono con il loro sangue a coronare con la presa di Roma il sogno risorgimentale. Il Gran Maestro ha inviato anche una lettera alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, augurandosi che lei possa finalmente” “rompere la congiura del silenzio che pare essersi abbattuta su questa ricorrenza”, abolita dal fascismo con la firma dei Patti Lateranensi.
Concircondato da tanti fratelli, che come sempre anche quest’anno hanno partecipato alla tradizionale cerimonia, il Gran Maestro ha deposto una corona di alloro dinanzi al monumento che raffigura Niccolò Scatoli, il trombettiere senese che rimase ferito nella battaglia di Porta Pia.
La giornata del 20 settembre fu proclamata solennità civile dallo Stato appena nato ma venne abolita dal regime di Mussolini. Dal dopoguerra ad oggi state numerose le proposte di legge presentate per ripristinare questa festivitá, ma sono tutte finite nel nulla.