In un numero sul potere non poteva mancare una riflessione sulla Massoneria. Tra chi ricorda che i massoni “hanno fatto l’unità d’Italia” e chi non dimentica lo scandalo della loggia P2 (sono trent’anni dal ritrovamento degli elenchi di Castiglion Fibocchi), ci sono gli studiosi il cui sguardo è legato più alla storia che alla cronaca. Gian Mario Cazzaniga, professore di filosofia morale all’Università di Pisa, ha diretto i volumi della Storia d’Italia Einaudi sulla Massoneria (2006) e sull’Esoterismo (2010). Quello che segue è un estratto dell’intervista molto più ampia contenuta nella rivista dell’Arel.
Professore, che cos’è la Massoneria?
È l’unica società iniziatica che abbia una presenza ampia nelle società occidentali contemporanee. Una società iniziatica è una società che, attraverso parole, atti, segni, trasmissioni di conoscenze, modifica o pretende di modificare la natura dell’uomo comune, portandolo a un livello spirituale diverso e superiore. Si apre allora la questione se la Massoneria sia una religione. I massoni rispondono di no, ma in realtà in quanto società iniziatica non c’è dubbio che appartenga anche al mondo delle religioni. In teoria, la Massoneria rifiuta di iniziare gli atei perché c’è l’obbligo di credenza nel Grande Architetto, però le obbedienze latine, avendo avuto una storia di conflitto con la Chiesa cattolica, tendono a una maggiore libertà di pensiero e accettano anche presenze ateistiche.
Come i principi massonici influiscono sulle scelte e sui comportamenti?
La risposta è difficile, perché in tutte le Massonerie e in tutti i paesi troviamo identità politiche e comportamenti profondamente diversi. Ad esempio, sia Pinochet che Allende erano massoni. In Italia la Massoneria nell’Ottocento è anticlericale, perché vuole l’unità d’Italia che presuppone la distruzione del potere temporale dei papi. Sappiamo però che nel Risorgimento oltre ai massoni Mazzini, Garibaldi e Cavour, anche Manzoni e Pellico, Gioberti e Rosmini (quattro grandi cattolici) vogliono l’unità d’Italia.
Cos’è allora che a livello mondiale tiene insieme i massoni? Sono soltanto dei grandi gruppi di potere?
Le Massonerie si strutturano organizzativamente in parallelo al potere politico, per Stati. Non è mai esistita una Massoneria mondiale. Se guardiamo alla più potente Massoneria del mondo, quella americana, vediamo che esistono 50 Massonerie di 50 Stati. Che non si riuniscono fra loro, se non in momenti particolari… Quando bisogna eleggere il presidente? Le Massonerie sono sempre state più influenti sui democratici che sui repubblicani: Fr. D. Roosevelt, Truman, Ford erano massoni. Le grandi università americane, tipo Yale, Princeton, Harvard hanno invece società segrete studentesche molto ristrette, che selezionano le classi dirigenti. Che i due Bush vengano dalla Skull & Bones non è casuale. Oggi la Massoneria è in una crisi generalizzata, come tutte le società giurate.
In Italia questa crisi come si manifesta?
Con un calo dell’influenza culturale. Da un punto di vista associativo la crisi non c’è, al contrario, le Massonerie aumentano gli iscritti. Ritengo che questa crescita sia un effetto della crisi della politica. La politica come noi l’abbiamo conosciuta fino alla fine degli anni Ottanta aveva in sé anche una quota di spiritualità laica. Oggi i partiti non danno alcuna risposta di carattere spirituale. Ho trovato massoni tra chi vota Pd, ma anche in Rifondazione comunista; ci sono quelli che vengono dal Movimento sociale o dalla Democrazia cristiana, dai radicali o dai socialisti.
Il livello culturale è elevato?
Sì, il numero di laureati è alto e ci sono liberi professionisti, funzionari di comando intermedi e u