Cento anni fa nasceva Italo Calvino. L’Italia lo ricorda con una serie di interessanti mostre

Il  15 ottobre di cento anni fa nasceva a Santiago de Las Vegas de La Habana, a Cuba, Italo Calvino, celebre scrittore e grande intellettuale. Una ricorrenza che l’Italia celebra con tanti eventi, che in  questo mese sono entrati nel vivo. In tutta la Penisola, da nord a sud (ma anche all’estero), è un fiorire di mostre e progetti espositivi che rendono omaggio all’arte e all’universo poetico di questo celebre autore.

Italo Calvino era figlio di Mario, un agronomo originario di Sanremo  e convinto massone  iniziato nella loggia Mazzini della sua città. E massoni lo erano anche il nonno GioBernardo, medico e floricoltore che partecipò il 20 settembre 1870 alla breccia di Porta Pia e raccontò quella straordinaria esperienza in una lettera al fratello Francesco; il prozio GioBatta e lo zio Quirino. Italo non continuò la tradizione di famiglia, ma di certo non la rinnegò. Assimiló anzi la cultura libero muratoria, di cui si avvertono echi in alcuni suoi scritti.  Come ad esempio nel racconto del 1961 “La strada di San Giovanni”, che poi darà il titolo raccolta postuma edita nel 1990 da Mondadori, in cui rievoca la sua infanzia, il padre, la madre…l’antico casolare di Cadorso “con ancora la traccia sbiadita, sopra la porta, del simbolo massonico che i vecchi Calvino mettevano sulle loro case”. Ma soprattutto in quel capolavoro che è “Il barone rampante”, scritto nel 1957, secondo capitolo della trilogia araldica “I nostri antenati”, insieme a “Il visconte dimezzato” (1952) e “Il cavaliere inesistente” (1959).   Ma echi di esoterismo in Calvino si ritrovano anche nel libro pubblicato nel 1973 che contiene due diverse sezioni: “Il castello dei destini incrociati”, illustrata con i Tarocchi Visconti-sforza e, la seconda, intitolata “La taverna dei destini incrociati”, illustrata con i Tarocchi di Marsiglia. La prima parte era stata scritta nel 1969 per il volume “Tarocchi. Il mazzo visconteo di Bergamo e New York”, Franco Maria Ricci editore.

Spirito libero Calvino visse una vita molto intensa. Dopo l’8 settembre 1943, si sottrasse all’arruolamento forzato nell’esercito fascista, e si aggregó ai partigiani della Brigata Garibaldi. Dopo la liberazione, aderí al Partito Comunista Italiano, che lascerà nel 1956 dopo la repressione messa in atto dall’Unione Sovietica in Ungheria. Si iscrisse alla Facoltà di Lettere di Torino, dove nel 1947 si laureó con una tesi su Joseph Conrad. Uscí in quello stesso anno anche grazie a Cesare Pavese il suo primo romanzo “Il sentiero dei nidi di ragno”. Si spense il 19 settembre 1985 a causa di un ictus mentre era a lavoro nella sua casa a Castiglione della Pescaia. Aveva 61 anni.

Ecco le mostre a lui dedicate in tutta Italia

ITALO CALVINO E FRANCO MARIA RICCI A PARMA

Dal 15 ottobre al 7 gennaio 2024, Destini incrociati. Italo Calvino e Franco Maria Ricci al Labirinto della Masone di Fontanellato, in provincia di Parma, ripercorre il legame professionale e di profonda amicizia tra Calvino e l’editore Franco Maria Ricci. In esposizione una raccolta di copertine dei libri e delle riviste, fino ai dattiloscritti originali delle opere, ma anche lettere autografe, video, fotografie e documenti (tra cui il bellissimo curriculum vitae che l’editore chiese allo scrittore come corredo del volume dedicato ai tarocchi) e molto altro.

ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA DI VARSAVIA

L’eco dei festeggiamenti per il grande scrittore arriva fino all’Istituto Italiano di Cultura di Varsavia, che celebra il centenario con Qfwfq. Storie di artisti in movimento, a cura di Leonardo Regano e Alex Urso. L’esposizione, visitabile fino al 6 dicembre, chiama a raccolta dieci artisti – cinque italiani e cinque polacchi – che a partire dal personaggio protagonista de Le Cosmicomiche e di Ti con zero, riflettono coralmente sul tema del viaggio e della migrazione. Tra gli autori chiamati a fornire il proprio contributo al progetto Giuseppe Stampone, Elena Bellantoni, Marta Nadolle, Radek Szlaga, Claudia Losi, Michał Smandek, Karolina Grzywnowicz, Diana Lelonek e Jacopo Mazzonelli.

ALLE SCUDERIE DEL QUIRINALE A ROMA

A cura di Mario Barenghi, la rassegna Favoloso Calvino alle Scuderie del Quirinale di Roma, visitabile dal 13 ottobre al 4 febbraio 2024, porta l’osservatore in un viaggio alla scoperta del mondo creativo del romanziere in relazione alle arti visive. Oltre quattrocento prestiti rendono possibile questa ampia e completa retrospettiva: le opere di Vittore Carpaccio, Domenico Gnoli, Giorgio de Chirico, Fausto Melotti, ma anche illustrazioni, codici miniati medievali, arazzi, armature e moltissimo altro, ricostruiscono l’immaginario visuale di Calvino.

AL PALAZZO DUCALE DI GENOVA

Propone un focus sul mondo immaginifico delle fiabe la mostra Calvino Cantafavole a Genova, articolata nelle sedi di Palazzo Ducale e Casa Luzzati. Dal 14 ottobre al 7 aprile 2024, l’esposizione mette in relazione gli scritti di Calvino – fortemente legati all’arte e all’illustrazione – e le opere di artisti come Carlo Levi, Francesco Menzio ed Enrico Paulucci. Dall’altro lato, si ripercorre il lungo sodalizio tra l’autore ed Emanuele Luzzati, attraverso le illustrazioni realizzate dal maestro genovese per le opere calviniane.

AL MAV DI ERCOLANO

Il Museo Archeologico Virtuale (MAV) di Ercolano, che fino al 21 ottobre ospita, negli spazi della Space Gallery, l’esposizione Memorie fluttuanti del fotografo Francesco Soranno: una raccolta di scatti ispirati a Calvino, in particolare al romanzo Le città invisibili. La mostra, spiega il direttore Ciro Cacciola, “vuole essere, al contempo, un omaggio a uno dei più grandi scrittori italiani del ‘900, in occasione del centenario della sua nascita, e un momento di riflessione sulle grandi questioni del secolo nuovo”.



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