Una tornata particolarmente sentita quella che si è tenuta il 7 novembre scorso nel tempio dell’Alto Jonio Reggino di Siderno, nel corso della quale ha avuto luogo anche una cerimonia di iniziazione di un fratello della loggia I figli di Zaleuco n. 995 di Gioiosa Jonica. L’evento curato nei minimi particolari, dagli aspetti esoterici alla musica, ha contato la presenza di un centinaio di fratelli tra l’Oriente e le Colonne. Oltre ai tanti arrivati da ogni angolo della Calabria, anche una nutrita rappresentanza della Sovrana Gran Loggia di Malta. A fare gli onori di casa, il maestro Venerabile Francesco Pugliese, che ben ha lavorato in questi suoi primi due anni alla guida dell’officina, coadiuvato da tutti i membri della sua officina ed in particolar modo dall’esperienza e dalla saggezza del Gran Rappresentante Fortunato Violi, in piè di lista proprio nella loggia I figli di Zaleuco. Nel tempio era gremito i fratelli si sono virtualmente stretti in un abbraccio attorno al nuovo iniziato, evidentemente emozionato per l’intensità ed il profondo significato della cerimonia che lo ha visto rinascere massone, evidenziando ancora una volta l’importanza dei valori di Fratellanza, Uguaglianza e Libertà su cui si fonda la nostra Istituzione. Ad adornare l’Oriente la presenza del Gran Maestro Onorario Ugo Bellantoni, che ha portato i saluti del Gran Maestro aggiunto Tonino Seminario che si trovava “in viaggio per l’Italia per proseguire i suoi lavori”. Al suo fianco sedevano il Grande Ufficiale Gianfranco Fragomeni, il Grande Ufficiale Emanuele Cannistra, i Gran Rappresentanti Massimo Allò, Ennio Palmieri, Carmelo Nucera, Gino Rispoli, Marcello de Vita, Antonio Costanzo ed il Gran Sorvegliante della Gran Loggia Regolare di Malta Enzo D’Ambrogio. Ancora all’Oriente si trovavano Rocco Luppino, Ispettore Circoscrizionale del Collegio dei Maestri Venerabili della Calabria ed i maestri venerabili Orlando Scerbo della Cinque Martiri-Giovanni Brecciolini all’Oriente di Locri, Giovanni Audino della Mazzone-Ruffo all’Oriente di Roccella Jonica, Angelo Zucco della Papilio all’Oriente di Palmi, Giuseppe Cavaliere de La Fenice di Catanzaro, Enrico Cusenza della Pitagora all’Oriente di Reggio Calabria, Benedetto Cottone della Pitagora XXIX Agosto Oriente di Palmi, Salvatore Sorace della Mazzini-Mori di Gioia Tauro.
In rappresentanza delle loro Officine erano invece presenti Enzo Mallamo, per l’ Armonia all’Oriente di Siderno, Maurizio Iammò della Fratellanza Italiana di Lamezia Terme e Giuseppe Calopresti per la . Benedetto Musolino di Vibo Valentia. A conclusione delle cerimonia, quando il maestro venerabile Pugliese ha concesso la parola, dall’oriente il Gran Maestro Onorario Bellantoni, nel suo intervento, ha ricordato il forte legame con I Figli di Zaleuco e con tutto l’oriente dell’Alto Jonio Reggino, definendolo “terra di vecchia tradizione massonica e con una importante rappresentanza”, ricordando alcuni illustri fratelli passati all’Oriente Eterno che hanno fatto un grande lavoro nei lustri passati. Ancora il Gmo ha voluto ripercorrere alcune delle sue tappe all’interno dell’istituzione, un percorso lungo cinquant’anni e ricco di aneddoti, che proprio di recente ha condensato in un libro dal titolo “Perchè massone”. “L’opera – ha spiegato Bellantoni – non è in vendita, ma avrò il piacere di farne dono a quei Fratelli che verranno a trovarmi a casa mia”. A conclusione della serata, i fratelli si sono ritrovati in un’ agape Fraterna offerta dall’officina, diventata occasione per rinsaldare i rapporti di stima ed amicizia contraddistinti dai valori della fratellanza Universale ma anche per stringere nuove e sincere relazioni.