Sabato 18 giugno presso il teatro comunale Francesco Cilea
Confronto a tutto campo tra esperti, giuristi e docenti sabato 18 giugno al convegno del Grande Oriente d’Italia intitolato ‘Dalla Calabria, per l’Italia’. L’evento si terrà a partire dalle 10.30, Reggio Calabria, presso il Teatro comunale Francesco Cilea. I lavori si apriranno con il saluto di Paolo Peluffo, del Comitato interministeriale per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, e il saluto di Antonio Seminario, presidente del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili della Calabria. La conduzione dell’evento sarà affidata ad Alessandro Cecchi Paone, giornalista e divulgatore scientifico. Interverranno: Valerio Zanone, presidente del Comitato scientifico Goi per le celebrazioni dell’Unità d’Italia, Lucio Villari, Università di Roma ‘La Sapienza’, Ferdinando Cordova, Università di Roma ‘La Sapienza’, Carlo Ricotti, Università Luiss di Roma, Vincenzo Ferrari dell’Università della Calabria e Michelangelo La Luna, University of Rhode Island. Si terrà poi uno spettacolo teatrale sul Discorso di Garibaldi agli italiani di oggi, scritto, diretto e interpretato da Emanuele Montagna. A tracciare le conclusioni sarà il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi.
“Questo convegno si colloca nell’alveo delle manifestazioni che stiamo tenendo in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia – spiega all’Adnkronos Raffi – Il punto cardine è che concepiamo l’Unità d’Italia come fabbricato ancora allo stato grezzo che deve essere ultimato. Un progetto incompiuto che deve progredire anche nei suoi aspetti strutturali”.
Secondo il Gran Maestro del Goi, “è indubbio che l’unità d’Italia è stato un grande evento ma non tutti i problemi sono stati risolti, come il divario Nord-Sud, che non si può risolvere semplicemente celebrando la storia ma affrontando i problemi per quelli che sono”. Raffi sottolinea “il contributo che i massoni possono dare perché il nostro Paese sia sempre più a vocazione europea e si collochi nella civiltà, dando spazio ai giovani e spingendo perché la scuola sia all’altezza dei suo compiti, una scuola pluralista e non di indottrinamento”.
Un focus sul “fondamento giuridico dell’Unità d’Italia” sarà tracciato dal professore Vincenzo Ferrari, docente dell’Università della Calabria. “La mia tesi – spiega Ferrari – è che i valori fondamentali dell’Unità d’Italia, recepiti sul piano giuridico dalla Costituzione della Repubblica, sono entrati in vigore nel 1948, un secolo dopo cioè dallo Statuto Albertino, che derivava dallo Stato Sabaudo”. Secondo Ferrari “c’è stata una sorta di continuità nell’ordinamento giuridico tra il Regno della Sardegna e l’Italia unita. Il primo atto autonomo dello stato unitario è stata la Costituzione repubblicana”.
Dei “giuristi calabresi alla Costituente” parlerà il professore Carlo Ricotti, dell’Università Luiss di Roma. In particolare, Ricotti si soffermerà “su due importanti giuristi calabresi: Fausto Gullo, uomo politico e cultore di diritto, vecchio esponente del partito socialista, e Costantino Mortati, autorevole esponente cattolico. E’ opportuno rivisitare oggi, in un momento in cui viene messa in discussione l’origine e la struttura della Repubblica, le figure dei padri costituenti e il ruolo che svolsero”. “Il Grande Oriente d’Italia sta svolgendo un’azione di pedagogia attiva che parla di un nuovo Risorgimento – conclude Ricotti – Penso che rivisitare quella stagione costituente che rappresentò la fase costruttiva della riconquista dei diritti nel nostro Paese, può essere fondamentale nell’attuale momento storico”.
(AdnKronos) 12 GIU 2011