Era un libero muratore l’autore di “White Christmas” (Bianco Natale), la canzone, che detiene ancor oggi il record di singolo discografico più venduto della storia e che oggi, grazie alle piattaforme streaming, continua a risuonare nelle case e nelle automobili di tutti. L’autore é Irving Berlin, pseudonimo di Israel Balin, nato in Siberia nel 1888 ed emigrato da bambino a New York dove, si guadagnò da vivere facendo i mestieri più disparati, dal barista al cantante nei piccoli caffè della Grande Mela, e fu scoperto dal produttore Ted Snyder. Il suo primo successo fu “Alexander’s rag time band”, cui seguirono “Blue Skies”, “Russian Lullaby”, “The song is ended”. Si dedicò anche alle commedie musicali e alla rivista e in seguito a realizzare le colonne sonore dei film.
Fu dopo aver preso parte alla seconda guerra mondiale che scrisse la celebre canzone natalizia. Suo è anche un altro importante successo: God Bless America, diventa la canzone patriottica americana per eccellenza scritta da Berlin durante la prima guerra mondiale nel 1918 e rivisitata da lui stesso in vista della seconda guerra mondiale nel 1938. Il brano prende la forma di una preghiera (l’intro “as we raise our voices, in a solemn prayer”) per la benedizione di Dio e per la pace della nazione (“…stand beside her and guide her through the night…”).
Massone assiduo e convinto, fu iniziato il 12 maggio 1910 nella Munn Lodge n. 190 di New York. Passò all’Oriente Eterno nel 1989 a 101 anni.
White Christmas resta di imperitura popolaritá. Non solo è entrato nel Guinness World of Records ma fa parte ormai della nostra memoria collettiva. Al celebre brano è stato intitolato il Concerto natalizio del Coro di Voci Bianche del Teatro San Carlo che si è esibito il 14 dicembre al Lirico napoletano. E non solo. La canzone di Berlin è stata anche al centro di una notizia di cronaca politica, perché a suonarla a sorpresa al pianoforte dell’aeroporto di Fiumicino è stato il viceministro alla Giustizia Paolo Sisto, riconosciuto da molti passeggeri, che si sono fermati ad ascoltarlo, tra cui anche Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Pd (fonte la Repubblica).