Si è tenuta ieri la cerimonia di intitolazione di una via cittadina all’antifascista e uomo di cultura teramano Umberto Biancone (1893-19601. La strada con la nuova denominazione è una parallela di via P ilo tti, nel quartiere San Benedetto. La cerimonia è stata presieduta dal sindaco Gianguido D’Alberto e dall’assessore Pina Ciammariconi, alla presenza dei familiari di Biancone e di esponenti dell’Anpi, Biancone, decorato con medaglia per la Prima guerra mondiale, fu Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia, socialista liberale, avvocato, giornalista, editore e bibliotecario, Già nel 1910 partecipò con alcuni coetanei al riordino della sala di lettura annessa alla biblioteca Delfico e nel 1914 fondò e diresse 11 Risveglio”, rivista dedicata a temi economici e sociali della regione. Nel primo dopoguerra, conseguita la laurea in Giurisprudenza a Urbino, fu corrispondente di vari giornali. Per le elezioni del 1924 “Il Risveglio” appoggiò una lista massonica da cui scaturì un comitato di opposizione al fascismo. La sua appartenenza alla Massoneria, messa fuori legge dal regime, ne determinò l’arresto, sebbene con una reclusione di breve durata, cui seguirà la chiusura nel 1926 de “Il Risveglio”, Da questo momento Biancone si dedicherà all’attività forense. Nel 1944 entrò a far parte del primo ComiIntitolata una strada all’antifascista Biancone Fu avvocato, giornalista ed editore. Arrestato dal regime, la sua rivista venne chiusa L’antifascista e uomo di cultura teramano Umberto Biancone e la cerimonia con cui ieri il Comune gli ha intitolato una strada della città tato provinciale di Liberazione, poi fu consigliere provinciale e tornò a misurarsi con l’attività giornalistica dirigendo nei 1945 “Il RisveglioAbruzzese”, periodico d’appoggio al Partito Democratico del Lavoro.