Talk show condotto da Cecchi Paone, conclusioni del Gran Maestro Raffi
Ripartire dalla scuola e dalla cultura. Questa la strada che il Grande Oriente d’Italia propone di percorrere per uscire dal declino e restituire un futuro al Paese. In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, l’8 ottobre le celebrazioni giungono a Napoli, dove il Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili di Campania – Lucania ha riservato un’intera giornata all’evento ‘Unità d’Italia. Dopo 150 anni per restare insieme´. La rassegna commemorativa, voluta e realizzata dal GOI, è partita a marzo a Palermo e si concluderà nei primi mesi del 2012 dopo aver attraversato tutto il Paese. Le attività avranno inizio alle 10, nella storica casa massonica di Galleria Umberto I che, allestita in modo particolare per l’occasione, sarà aperta al pubblico per consentire ai non massoni di entrare in contatto con il suggestivo ‘mondo’ della Massoneria. Alle 13 un light lunch sarà servito negli stessi locali per tutti i presenti che, insieme ai responsabili, potranno poi recarsi al Teatro di Corte di Palazzo Reale a piazza del Plebiscito per seguire il talk show ‘Dalla Campania per l’Italia’, previsto dalle 15.
Alessandro Cecchi Paone condurrà i lavori, introdotti da Paolo Peluffo, coordinatore del Comitato nazionale per le celebrazioni dei 150 anni indette dalla Presidenza del Consiglio, con la partecipazione di Valerio Zanone, presidente del Comitato scientifico del Grande Oriente per le celebrazioni del centocinquantenario, Piero Craveri, ‘Università Suor Orsola Benincasa’ di Napoli, Santi Fedele, Università di Messina, Renata De Lorenzo, Università Federico II di Napoli, Valentina Pattavina, scrittrice, e Italo Moscati, regista. A tracciare le conclusioni sarà il Gran Maestro, Gustavo Raffi, subito dopo la rappresentazione del `Processo a Murat´.
“Il rilancio della scuola pubblica è un tema su cui insistiamo da sempre – spiega all’Adnkronos il Gran Maestro, Gustavo Raffi – e in una stagione così cupa e complicata per il nostro Paese, diviene argomento di trascendentale importanza. L’Italia, dopo 150 anni, risulta ancora un fabbricato grezzo da ultimare, dilaniata dalla crisi economica nazionale e internazionale, dal discredito della classe politica, dall’egoismo dilagante, dalla mancanza di guide credibili e disinteressate”. “Bisogna riscoprire la cultura e l’educazione civica – rimarca il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – ed è necessario che qualcuno si offra di insegnarlo ai più giovani. Servono professori motivati che restituiscano alla scuola quella funzione di collante dell’unità nazionale in grado di educare i diversi a coesistere in uno stato pluralista. Non possiamo permettere che vengano effettuati tagli all’istruzione perché, fin quando la scuola occuperà gli ultimi posti, l’Italia non avrà alcun futuro”.
“In più ci sono i privilegi consolidati – sottolinea il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia – che drenano enormi risorse del Paese. E’ ora di finirla con una classe dirigente che di fronte ai problemi dello Stato si occupa di altro e con i benefici accordati alla Chiesa che, in un momento come questo, andrebbero rivisti negli importi. Sosteniamo il rilancio di una laicità – rivendica Raffi – che non rientra nell’anticlericalismo fine a se stesso ma si vive nella libertà dell’altro e di uno Stato che non subisca ingerenze esterne”. “Il tempo dell’assalto alle casse pubbliche -aggiunge – deve tramontare per tutti. E la tappa napoletana delle celebrazioni del Grande Oriente d’Italia in questo contesto assume un significato particolare. Una della prime città con una storia intellettuale, culturale e artistica in Italia, oggi immagine appannata di un Meridione abbandonato a se