Il Comune di Livorno ha intitolato uno spazio verde al nostro fratello Edoardo Andreini detto “Dado” precursore in Italia dell’automobilismo sportivo e autore delle regole che tutt’ora sono alla base di questa disciplina . Il luogo scelto è particolarmente significativo nel tracciato dello storico “Circuito di Montenero ” che fu lo scenario di una delle più importanti competizioni ,progenitore della Formula 1 ,dal 1927 al 1939 , vinto per ben cinque volte da Tazio Nuvolari. Negli anni 70 “Dado ” ,storico Presidente dell’Automobil Club, dette vita a due manifestazioni di grande livello la” Coppa Liburna” e il “Rally dell’Isola d’Elba”, partecipate dai migliori piloti della categoria.
Di famiglia repubblicana , seguì l’esempio del padre Manlio , un fratello iniziato nella loggia Scienza e Lavoro n124 e 33 ° grado del Rito Scozzese Antico e Accettato che dopo la Liberazione venne nominato Presidente dell’Istituto Autonomo per le case popolari dedicandosi alla ricostruzione del patrimonio edilizio pubblico pesantemente distrutto dagli eventi bellici. Anche Edoardo fu iniziato nella stessa loggia, l’ultima che aveva chiuso i lavori nel 1925 a seguito delle persecuzioni fasciste e la prima che nel maggio del 1945 aveva rialzato le colonne per iniziativa di alcuni fratelli che schedati e spiati dalla polizia del Regime avevano mantenuto fedeltà ai valori dell’Istituzione. La loggia venne ospitata in Via dei Fulgidi in un appartamento di proprietà di Dado ,che nei locali sottostanti aveva impiantato la fabbrica di maglieria, e che rimase la sede del nostro Oriente sino al 1962,quando venne acquistata l’attuale nel centro cittadino.
La dedica a questo indimenticabile fratello segue la cerimonia nello scorso anno della dedica di uno spazio al Gm Alessandro Tedeschi ,presente il Gm Stefano Bisi e a luglio al dono di un busto del Gm Ernesto Nathan posto nella Villa Fabbricotti presente il Gm Antonio Seminario. L’Amministrazione Comunale e il Sindaco Luca Salvetti stanno operando una encomiabile opera di valorizzazione della nostra Storia collettiva, in cui entra a pieno titolo il contributo che i fratelli che ci hanno preceduto ,non secondi a nessuno. (Massimo Bianchi Gran Maestro Onorario)