La ricostruzione di Stefano Bisi nel centenario della “Notte di San Bartolomeo”
Redazione Nove da Firenze
16 ottobre 2024 11:40
l cimitero di Trespiano sulla tomba di Giovanni Becciolini è scritto:
“Ucciso nell’adempimento di un alto dovere di fraterna solidarietà in un
triste ritorno di oscura barbarie da questa tomba che ne racchiude le
spoglie mortali ammonisce i viventi che le dittature serrano i cuori ad ogni nobile
sentimento e che solo nella libertà e la serenità e la gioia del vivere la certezza nel
divenire delle genti”.
Becciolini era repubblicano, massone e antifascista e venne trucidato a Firenze
nella “Notte di San Bartolomeo” il 3 ottobre del 1925.
La sua vicenda umana ha segnato in maniera profonda la moglie Vincenza Di
Mauro e il glio Bruno, costretti a fuggire dall’Italia e a rifugiarsi in Francia e in
Svizzera. Le loro vite sono un romanzo, “il Romanzo dei Becciolini”.
Il 2025 è l’anno del centenario di quella notte dell’Apocalisse, come la de nì Vasco
Pratolini, in cui vennero colpiti a morte anche l’avvocato Gustavo Console,
l’imprenditore Gaetano Pilati e quattro operai di cui non si conoscono neppure i
nomi. Ricordare quello che avvenne serve per non dimenticare. E per non
dimenticare il giornalista Stefano Bisi ha scritto il libro “Le dittature serrano i
cuori” pubblicato dalla casa editrice Betti che sarà presentato mercoledì 30 ottobre
alle 17.30 a Roma alla Fondazione Paolo Murialdi (via Nizza, 3) da Marco Frittella,
Fabrizio D’Esposito, Michele Lembo e Giancarlo Tartaglia e giovedì 7 novembre
alle 18 al Caffè Letterario “Giubbe Rosse” in piazza della Repubblica a Firenze dal
giornalista Nicola Novelli, direttore di Nove.Firenze.it, quotidiano on line fondato
nel 1997.