In occasione delle celebrazioni indette per la scadenza secolare dell’intervento italiano nella Grande Guerra, l’Archivio di Stato di Pescara ospita una mostra sulla Massoneria. E lo fa a fini rigorosamente culturali, e solo per ricordare ai meno attenti il ruolo che i Massoni hanno avuto nella precipua, specifica occasione. La rassegna, avente per titolo “I Fratelli misteriosi – Cenni sulla Massoneria planetaria dal XIX al XXI secolo”, e che verrà allestita dal 14 marzo al 16 maggio 2015 presso la Sala Esposizioni dell’Archivio di Stato di Pescara (Aurum), non è rigidamente incentrata sull’evento che si intende ricordare, ma parte da molto più lontano, quasi dalle origini dell’Ordine, e cerca di offrire al visitatore una visione panoramica, intercontinentale quasi, della storia e delle vicende che nel corso dei tempi hanno interessato (e travagliato) la Massoneria.
Per questo propone alla vista degli appassionati e dei curiosi ben oltre centoventi reperti riguardanti l’Istituzione che il curatore, Ettore Passalalpi Ferrari, ha selezionato, scelto e raccolto in vari Continenti e Paesi del mondo: a partire ovviamente dall’Italia per continuare con l’Inghilterra, la Francia, la Germania, il Belgio, la Svizzera, la Spagna; per passare poi al Sud Africa; e proseguire con il Cile e gli Stati Uniti; e quindi con la Thailandia, l’India ed Hong Kong; ed infine concludere con le lontanissime Nuova Zelanda ed Australia. All’interno della mostra, che mira a presentare la Massoneria per quella che è, senza fini agiografici, sono proposti grembiulini, fasce, collari, medaglie, diplomi, decorazioni, immagini d’epoca (tratte per lo più da pubblicazioni, periodici e giornali), documenti ed oggetti vari.
Come curiosità particolare, è da segnalare la presenza di un abbigliamento rituale completo, provvisto anche dell’oramai pressoché desueto cappuccio, appartenuto ad un Fratello italiano attivo verso la metà degli anni Cinquanta del secolo passato. Ma pure una serie di “gioielli”, con i classici simboli composti dalla squadra e dal compasso intrecciati, ed alcuni orologi sul medesimo tema. Ad accompagnare l’esposizione, è stato predisposto un catalogo, contenente anche le riproduzioni fotografiche di tutti i reperti presenti in mostra – i quali, nello specifico, si riferiscono ai diversi riti massonici: Simbolico, Scozzese Antico ed Accettato, Sacro Arco Reale di Gerusalemme (o di York, che per tradizione si tende ad indicare come erede spirituale, e pratico, dei mitici e mitizzati Templari), Primitivo di Memphis; oppure paramassonici: Martinista, Royal Antediluvian Order of Buffaloes (RAOB), Knights of Pythias, Ancient Order of Druids (AOD), eccetera – e le relative (brevi, ma piuttosto esaustive, almeno per un più comprensibile approccio) schede critico-scientifiche. Che sono volutamente redatte in maniera tale da permettere un accostamento alla materia anche da parte dei meno esperti, o, come direbbero i Massoni, dei “profani”. A lato e complemento della mostra, la mattina del 14 marzo, a partire dalle alle ore 10,00, prima dell’inaugurazione, si terrà un convegno sul tema con la partecipazione di alcuni noti studiosi ed esperti della materia.
Per gli orari dell’apertura degli spazi espositivi, rivolgersi all’Archivio di Stato di Pescara, tel. 085 4549724