La decisione di dedicare un piazzale ad Azzo Varisco, assunta nel 2017 dalla commissione Toponomastica del Comune di Udine e approvata dalla precedente giunta lo scorso ottobre, è stata realizzata sabato 23 giugno. La nuova rotonda di via Cotonificio, all’incrocio con via Laura Conti, è stata ufficialmente intitolata alla memoria del Fratello Azzo Varisco, primario e fondatore dell’ospedale Santa Maria della Misericordia, umanista e presidente dell’Università Popolare. A suo nome è intitolata anche la Loggia n° 791 all’Oriente di Udine, presente alla manifestazione con il proprio labaro, assieme alla Loggia Philaletes n° 1454 e ad altri Fratelli del Rito Scozzese Antico e Accettato. «Finalmente – hanno spiegato dal Comune – dopo tante richieste, giunte anche dal personale dell’ospedale cittadino, siamo riusciti a individuare un sito idoneo, peraltro a poca distanza dal nosocomio, che ci permetta commemorare questa figura storica della città». Insigne medico e primario dell’ospedale di Udine, Azzo Varisco (1884-1971) fu, durante la seconda guerra mondiale, un collaboratore della sezione provinciale del Comitato di liberazione nazionale, curando e proteggendo moltissimi patrioti feriti durante la lotta di Resistenza. Alla cerimonia erano presenti il dottor Giovanni Barillari, vicesindaco, il dottor Mattioli ex presidente dell’Asl udinese, il professor Furio Honsell, ex sindaco di Udine e già Rettore dell’Ateneo friulano, diversi rappresentanti del Rotary cittadino, di cui Varisco fu fondatore a Udine, e molti cittadini desiderosi di manifestare la loro gratitudine verso questo insigne maestro che tanto ha contribuito al bene della società civile e della comunità udinese. La cerimonia è stata molto sentita particolarmente nelle parole del professor Paolo Di Benedetto, autore di una bellissima biografia su questa illustre personalità, di cui conosciamo tutti la sua sensibilità massonica.
CHI ERA
Azzo Varisco nacque a Milano nel 1884. Laureato a Pavia nel 1909, divenne allievo del celebre clinico medico Carlo Forlanini e conseguì già nel 1914 la prima libera docenza in patologia medica. Dopo la parentesi della grande guerra, che combatté al fronte, divenne aiuto della clinica medica dell’Università di Firenze conseguendo la docenza. Numerose le sue pubblicazioni: tra le più frequentemente citate, quelle sugli studi sul pneumotorace, metodo iniziato dal Forlanini, e quelle sulla funzionalità cardiaca (prova di Azulay-Varisco). Nel 1922, vinto il concorso per il primariato dell’ospedale civile di Udine, si dedicò anzitutto all’organizzazione ospedaliera, allora alquanto arretrata. Il suo primariato, che durò dal 1922 al 1954, segnò per la città di Udine e per tutto il Friuli un periodo di grande trasformazione e di progresso nella pubblica sanità, con la creazione del padiglione Forlanini per tubercolosi e del nuovo complesso ospedaliero. A lui si devono numerose iniziative di pubblico interesse (istituzione della Lega per la lotta contro i tumori, della Sezione friulana dei donatori di sangue, della Società medica del Friuli, della rivista «Il Friuli Medico», ecc.). Ottenne anche riconoscimenti internazionali (membro del Collegio americano specialisti del torace) e fu insignito della medaglia d’oro al merito della sanità pubblica. Uomo di vasta cultura umanistica, temperamento cordiale e generoso, fu un vero maestro per una schiera di valenti medici. Morì a Udine nel 1971