Adesione alla Massoneria incompatibile per Conte. Il Goi: “Noi legali, trasparenti e non segreti”

Carissimo Onorevole, Avvocato, Professore

Giuseppe Conte,

Leggo il suo post odierno in cui apertis verbis ribadisce quale “incompatibile
l’iscrizione a logge massoniche con quella al movimento Cinquestelle” e rassicurando i suoi iscritti dicendo che “la formula inserita nel codice etico
del movimento è ben ampia e sicuramente idonea a rendere incompatibile l’iscrizione a logge massoniche con l’iscrizione alla nostra associazione, che valorizza i principi della trasparenza e non tollera l’affiliazione ad associazioni segrete”.

Di fronte a quest’ultima sua affermazione però mi consenta di manifestarLe il fatto che sono rimasto basito, incredulo e indignato. Mi auguro che la Sua sia stata solo una svista, perché non
è possibile che un avvocato del suo stampo, un uomo di legge, per anni presidente del consiglio dei ministri, si sia lasciato andare ad un errore così grossolano.

Qualora lo avesse dimenticato Le ricordo che la Massoneria non è e non può neanche essere accostata o paragonata ad un’associazione segreta e rientra a pieno titolo nel novero delle associazioni previste dall’articolo 18 della Costitizione Italiana redatta da insigni giuristi 75 anni fa con Meuccio Ruini, un massone, le piaccia o meno, presidente della Commissione dei 75 che quella Carta redasse con grande accortezza, equilibrio e rigore giuridico.

Mi permetta anche di dirLe che noi siamo trasparenti non accettiamo lezioni di trasparenza da nessuno, che siamo uomini di luce che nella luce e per la luce agiscono ai fini dell’elevazione spirituale e del progresso dell’Umanità.

Siamo talmente trasparenti che non troverà in Italia una sola nostra sede in cui non è affissa all’esterno la dicitura Grande Oriente d’Italia. Non so se nelle sedi del suo Movimento accada altrettanto in tutta Italia.
Quanto alla scelta, non nuova, di escludere in modo pregiudiziale e, mi consenta, antidemocratico, gli iscritti al M5S impedendone l’ingresso qualora avessero già aderito alla Massoneria, credo che un tale atto si commenti da solo. Privare un cittadino, che magari simpatizza per il suo Movimento, di aderirvi è impedire di fatto la Libertà di avere e manifestare senza limitazioni il proprio orientamento politico. Anche questo un avvocato nel Paese del Garantismo dovrebbe saperlo. L’unica incompatibilità, fra noi e voi, se permette, è la Vostra posizione apertamente dogmatica e settaria e ghettizzante.
Noi massoni siamo e restiamo uomini liberi che non hanno pregiudizi e difendono il diritto di tutti attraverso tre altissime parole che per noi non hanno eguali; Libertà, Uguaglianza, Fratellanza.

Il Gran Maestro
del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani

Stefano Bisi



Un commento a “Adesione alla Massoneria incompatibile per Conte. Il Goi: “Noi legali, trasparenti e non segreti”

  1. Carissimo Gran Maestro avete dato al cd avvocato del popolo la migliore risposta possibile a testimonianza di quelli che sono gli ideali della Massoneria Universale e del GOI. Tali ideali in potenza dovrebbero o potrebbero appartenere a tutti quegli uomini che amano proclamarsi liberi: evidentemente il signor Conte non è tale . Noi ci siamo dal 25 giugno 1717 e come GOI dal 20 giugno 1805 e tanto basta . Viva la Massoneria Universale Viva il Grande Oriente d’Italia. A Voi Gran Maestro un affettuoso Triplice Fraterno Abbraccio.

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