“Si spegne una luce di sapere e di ricerca. Rita Levi Montalcini è stata una donna straordinaria, che ha dedicato la sua vita alla scienza, e un esempio di coraggio e impegno civico. La sua scomparsa è una perdita enorme per l’umanità. Ci lascia un insegnamento altissimo: l’amore per i giovani e un futuro sempre da costruire”. Lo afferma in una nota Gustavo Raffi, gran maestro del Grande Oriente d’Italia, esprimendo il “profondo cordoglio personale e dell’intera Comunione della Massoneria italiana” per la scomparsa della senatrice a vita che nel 1986 aveva ottenuto il Premio Nobel per la medicina grazie alla scoperta del fattore di accrescimento della fibra nervosa (Ngf).
Raffi ricorda che “all’obbedienza di Palazzo Giustiniani, Rita Levi Montalcini era legata da sentimenti di amicizia e confronto sincero, tanto da essere ospite a Villa il Vascello, il 21 settembre 2002, insieme a Rigoberta Menchù, per parlare di scienza e pace a servizio dell’uomo”.
“Testimone di libertà nella battaglia contro le discriminazioni dei totalitarismi e da sempre impegnata per promuovere e difendere i diritti delle donne -aggiunge il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani- Montalcini è stata un simbolo altissimo per il nostro Paese. Fino all’ultimo ha difeso la possibilità di studio per migliaia di giovani ricercatori che coltivano la speranza di lavorare in Italia. Porteremo avanti, anche in suo nome -conclude Raffi- le battaglie del pensiero e del dubbio, ricordando il suo sorriso che sapeva di vita e di umanità abituata a cercare e costruire oltre ogni rovina”.