Novantacinque anni fa, il 25 Novembre 1917 Ernesto Nathan fu eletto per la quarta volta Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia. Terrà questa carica fino al 1919. Era già stato Gran Maestro dell’Istituzione prima di diventare Sindaco di Roma, dal 1896 al 1904. Il 21 aprile 1901 Nathan aveva inaugurato la nuova sede del Grande Oriente d’Italia nel prestigioso Palazzo Giustiniani.
Era stato iniziato in Massoneria il 24 giugno 1887 nella Loggia Propaganda Massonica di Roma.
Uomo politico, Sindaco di Roma, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia. Nato a Londra nel 1845, mori nel 1921 a Roma.
E oggi unanime convincimento che Nathan sia stato il miglior Sindaco che Roma abbia mai avuto. Fù eletto il 25 novembre 1907, in un periodo in cui Roma era allo sfascio morale ed in preda ad enormi speculazioni edilizie consumate a danno del patrimonio storico ed artistico.
Nei suoi sette anni di amministrazione Nathan municipalizzò i servizi vitali, quali l’erogazione dell’acqua e della luce, realizzò grandi opere quali nuovi ponti sul Tevere e la Galleria del Traforo.
Ma la sua fama è legata principalmente alla costruzione di scuole elementari in tutti i vecchi rioni, di case popolari nel Rione Testaccio con assistenza scolastica e sanitaria per gli abitanti, di alberghi per i poveri e di mense popolari e tante altre iniziative sociali e caritative.
Un aneddoto ormai famoso narra che, neoeletto sindaco, a Nathan venne sottoposto il bilancio del comune per la firma. Nathan lo esaminò attentamente e, quando lesse la voce “frattaglie per gatti”, chiese spiegazioni al funzionario che gli aveva portato il documento. Egli rispose che si trattava di fondi per il mantenimento di una nutrita colonia felina che serviva a difendere dai topi i documenti custoditi negli uffici e negli archivi capitolini. Nathan prese la penna e cancellò la voce dal bilancio, spiegando al suo esterrefatto interlocutore che d’allora in avanti i gatti del Campidoglio avrebbero dovuto sfamarsi con i roditori che avevano lo scopo di catturare e, che nel caso di topi non dovessero trovarne, sarebbe venuto a cessare anche lo scopo della loro presenza. Da questo episodio deriverebbe il detto romanesco Nun c’è trippa pe’ gatti.
Fu tra i fondatori della Società Dante Alighieri ed autore di decine di libri, scritti e studi. Nel 1915, all’età di settanta anni, andò volontario al fronte a combattere nella prima Guerra Mondiale.