Alphonse Mucha, maestro dell’Art Nouveau, maestro massone

Iconografia del Padre Nostro di Alphonse Mucha
Iconografia del Padre Nostro di Alphonse Mucha

Alphonse Mucha (1860-1939), artista ceco, è stato uno dei rappresentanti più significativi dell’Art Nouveau. Il suo stile lo rende “fautore” di un nuovo linguaggio comunicativo, di un’arte visiva innovatrice e potente: le immagini femminili dei suoi poster, fortemente sensuali e cariche di erotismo, entro composizioni grafiche ben precise arrivano e spopolano in tutti i ceti e gli ambienti della società dell’epoca e, tutt’ora, alla vista degli odiernissimi manifesti pubblicitari è possibile scorgere il gene artistico di Mucha. Lo “Stile Mucha” lo ha reso unico, riconoscibile, modernista appunto, eterno simbolo dell’Art Nouveau.

Fondamenti dell’arte di Alphonse Mucha sono il grande idealismo, l’amore e il fortissimo attaccamento per la sua patria. Sognava uno Stato slavo libero, libero dagli Asburgo, libero dal colonialismo sfruttatore dei governi stranieri e soprattutto libero di prendere forze, energie e solidarietà da sé stesso, dalle proprie tradizioni e dalla propria identità. Ecco il Mucha visionario che realizza l’opera più significativa: “L’Epopea Slava”.

Alphonse Mucha fu iniziato a Parigi nel 1898 e successivamente divenne fra i promotori della rinascita della massoneria in Cecoslovacchia, fondando nel 1919 loggia, in lingua ceca, “Jan Amos Komensky” all’Oriente di Praga e ricoprì in seguito la carica di Gran Maestro della Gran Loggia Cecoslovacca.
Nel 1923 assunse la carica di Sovrano Gran Commendatore del Supremo Consiglio di R.S.A.A.

Il simbolismo massonico emerge chiaramente nel volume illustrato, Le Pater, pubblicato a Parigi nel 1899. Numerosi gioielli, medaglie e diplomi massonici, sono oggi conservati presso il museo di Praga che porta il suo nome.

Vedi anche: Mucha MuseumMostra ‘Alphonse Mucha: modernista e visionario’Mucha massoneLoggia Santini di Praga



2 commenti a “Alphonse Mucha, maestro dell’Art Nouveau, maestro massone

  1. Ricordo con piacere la mostra allestita a Rimini in occasione della Gran Loggia e mi complimento con gli organizzatori e con chi continua a tener viva la memoria di questo incommensurabile artista.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *