Ambiente, cultura e società sono i tre temi d’attualità su cui si è concentrato il XIV seminario di studi massonici, che si è tenuto il 9 novembre a Udine, nella consueta sede del prestigioso palazzo Kechler. I futuri del mondo, secondo le legittime aspirazioni del miglioramento della condizione dell’essere umano. Da sempre al servizio dell’umanità e sensibile ai cambiamenti epocali in corso, la Massoneria udinese, sotto il cappello del Collegio circoscrizionale regionale e del Grande Oriente d’Italia, ha affrontato questi temi con relatori di spicco. Moderati dal giornalista Angelo Di Rosa, sono intervenuti il professor Vincenzo Pepe, presidente di “FareAmbiente” e docente di diritto dell’ambiente alla Seconda Università di Napoli, poi Antonio Riello, eclettico e visionario artista, membro del board strategico di “Anteprima”, nonché il professor Furio Honsell, ordinario di Teoria degli Automi presso l’Ateneo di Udine, di cui è stato rettore e già sindaco del capoluogo friulano. Come sempre, le conclusioni sono state affidate al Gran Maestro Stefano Bisi.
“Una più responsabile tutela del pianeta è la base da cui ripartire per salvaguardare l’armoniosa bellezza del Creato e la nostra stessa sopravvivenza. Dobbiamo guardare al Cielo – ha sottolineato il Gran Maestro – rendendo ancora più forti le radici del terreno di cui ci nutriamo e dell’aria che respiriamo”.
Come si conciliano il progresso e il lavoro con il diritto alla salute e con la conservazione dell’ambiente? Interrogativi a cui hanno cercato di rispondere i relatori nei loro interventi, sottolineando la necessità di trovare un equilibrio, utilizzando la tecnologia per vivere meglio.
Non a caso l’immagine sul frontespizio del programma del seminario riproduce un particolare del “Codice Atlantico” di Leonardo da Vinci. Raffigurata, sulla sinistra, una macchina idraulica per il sollevamento dell’acqua negli opifici; a destra la versione per il sollevamento dell’acqua da un pozzo e il convogliamento verso un acquedotto domestico. “Nell’anniversario dei cinquecento anni dalla morte di Leonardo – hanno spiegato gli organizzatori Guido Ricci e Marco De Carli – abbiamo scelto di rappresentare l’acqua come simbolo di lavoro e di vita, elemento essenziale per ogni futuro del mondo”.
Buonasera, potrei sapere se l’ingresso è pubblico?
Grazie
Il convegno è pubblico e tutti possono partecipare. Grazie dell’interesse.
Metà scienziati accusano l’uomo di “disastro ambientale”, l’altra metà afferma che la natura fa i suoi capricci da tempo immemorabile indipendentemente dall’uomo. Il mio massonico buon senso mi dice che la natura fa quello che vuole da millenni, proprio per l’intreccio causale-casuale di più vettori. L’uomo rappresenta egli stesso un vettore che può in parte incidere negativamente sull’ambiente (plastica, CO2, scorie, atti distruttivi, ecc.). Per questo ha l’obbligo di una doverosa e consapevole responsabilità verso l’ambiente che lo circonda. Colpa dell’uomo o forza della natura? Quanto è difficile avere un minimo di equilibrio logico, razionale!! Fortuna che ci siamo noi massoni col nostro saggio, antico detto: in medio stat virtus! Viva la forza della Natura: sta solo alla nostra saggezza assecondarla a nostro favore!