Anniversario Dante. Gli 88 magnifici disegni di Federico Zuccari per la Divina Commedia in mostra agli Uffizi

Tra le molteplici iniziative virtuali dedicate a Dante Alighieri in occasione delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte, è assolutamente da non perdere la mostra agli Uffizi intitolata “A riveder le stelle”, dedicata ai disegni realizzati per la Divina Commedia da Federico Zuccari  (1539-1609), lo stesso autore degli affreschi della sala che porta il suo nome a Palazzo Giustiniani, ex sede del Goi e attuale sede del Senato.
Gli 88 fogli realizzati alla fine del Cinquecento costituiscono la più imponente compagine illustrativa del capolavoro dantesco realizzata prima dell’800: un patrimonio prezioso, ora visibile in un percorso a tappe in grado di farlo ammirare nella sua interezza ed in ogni dettaglio.

L’intera raccolta è entrata nella collezione degli Uffizi nel 1738 grazie alla donazione di Anna Maria Luisa de’ Medici, Elettrice Palatina. Custodita nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampe, il pubblico vide i disegni, parzialmente, soltanto in due occasioni. La prima nella grande mostra dantesca tenuta a Firenze in Palazzo Medici-Riccardi nel 1865. Successivamente, alla Casa di Dante in Abruzzo nel 1993.

A parte questi episodi, i disegni dello Zuccari sono rimasti perlopiù noti ad un pubblico ristretto di studiosi e appassionati. Come tutte le opere su carta essi sono normalmente custoditi in ambienti protetti, termo-regolati, senza luce. I disegni possono (salvo limitate esigenze di studio) essere esposti solo ogni cinque anni. Anche da qui deriva la scelta degli Uffizi di digitalizzare nella sua completezza, rendendolo disponibile a tutti, anche attraverso tracce audio prodotte da Rai Pubblica Utilità, che permettono di ripercorrere le tappe del cammino spirituale e morale del Sommo Poeta, donando a tutti un “orecchio” nuovo per mettersi in ascolto della Divina Commedia.

Il percorso illustrato da o Zuccari, che col fratello Taddeo fu un esponente di spicco del tardo Manierismo italiano, si dipana dalla selva oscura in cui Dante smarrisce la “diritta via” fino alle alte sfere del Paradiso, in un complesso gioco di rimandi tra parole e immagini. I fogli erano infatti anticamente rilegati in un volume: aprendolo, all’illustrazione sulla pagina destra corrispondeva, a sinistra, la trascrizione dei versi del poema e un breve commento dello stesso artista. Anche questi testi sono inclusi nella mostra virtuale ‘A riveder le stelle’.



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