(ANSA) Naufragio: Grande Oriente, Ue assuma proprie responsabilità

“Basta con la conta dei morti e tragedie umanitarie che lasciano l’inferno nel cuore. Nessuno si volti dall’altra parte”. E’ il monito che Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, lancia dopo la nuova strage di immigrati a Lampedusa, con il pensiero rivolto soprattutto all’Unione europea: “non possiamo abbandonare al loro destino i migranti che partono dal Nordafrica alla ricerca di una vita migliore ma l’Italia non può essere lasciata sola da un’Europa troppo attenta allo spread e ai bilanci degli Stati e insensibile invece alle tragedie umane”.

Il fenomeno dell’immigrazione “riguarda tutta la comunità internazionale: nel dovere dell’accoglienza, nel sostegno da assicurare ai Paesi di origine dei migranti e nella lotta senza quartiere ai mercanti di morte che lucrano con sporchi traffici sulla pelle disperata di uomini, donne e bambini innocenti in fuga da guerra, paura e fame. Ognuno – è l’invito di Raffi- si assuma le proprie responsabilità”. “Siamo vicini al sindaco Giusi Nicolini e a tutti i cittadini di Lampedusa che fanno della solidarietà ai migranti un impegno di vita – aggiunge il Gran Maestro- Per l’umanità che dimostrano con i fatti, meriterebbero il premio Nobel per la Pace”.



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