In una nota pubblicata sul sito del GOI e ripresa da diverse testate Stefano Bisi, “Il Gran Maestro” ha ricordato la presenza in Calabria, nella zona della Locride, degli uomini del Grande Oriente d’Italia, circa 500 che hanno voluto commemorare pubblicamente, insieme a 18 sindaci locali, il 170° anniversario della fucilazione dei Cinque Martiri.” E’ partito un fortissimo messaggio di Libertà e di Legalità che non ha bisogno di slogan ma di azioni concrete e di fatti“. Questo a voler ricordare, al netto di tutte le polemiche degli ultimi periodi e qualora vene fosse bisogno, che la Libera Muratoria, quella vera, autentica, trasparente è sempre pronta a battersi per l’affermazione della legalità ed è contro ogni mafia o consorteria del malaffare. Presto, il 23 maggio, ricorrerà anche il venticinquennale della strage di Capaci, in cui persero la vita Falcone e Borsellino, ricordati come degli eroi nella nota di Bisi. Il Gran Maestro ha quindi citato una particolare frase di Giovanni Falcone “il sospetto non è l’anticamera della verità ma quella della calunnia” e ne ha ricordato l’estrema importanza del concetto intrinsecamente espresso. Questa “ratio” dovrebbe essere sempre tenuta nella doverosa considerazione “prima di montare teoremi ed operare magari atti che possono incidere gravemente sulla vita delle persone e delle libere associazioni”. Infine Bisi conclude la nota auspicandosi che il 23 Maggio tutti i “fratelli” onorino la figura dei due magistrati, assassinati dalla mafia mentre servivano lo Stato, con un pensiero in occasione delle tornate di Loggia in tutti gli Orienti dell’Ordine. Occorre continuare la sensibilizzazione delle coscienze a partire dalla scuole, palestre di tolleranza, luoghi fondamentali per “fare crescere il grande albero della cultura“.
FMP